17 Febbraio 2023 - 11:09

Approvato il decreto legge che accentra la gestione del PNRR

Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge con ulteriori semplificazioni e una nuova governance per il PNRR

Governo

Nella giornata di ieri, giovedì 16 febbraio, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune.

Il decreto ha l’obiettivo di accentrare diverse competenze in un nuovo organismo che sarà chiamato “struttura di missione” e che dipenderà dalla presidenza del Consiglio, quindi direttamente dalla presidente Giorgia Meloni. La riforma contenuta nel decreto prevede l’eliminazione della segreteria tecnica ma soprattutto il depotenziamento del servizio centrale, che fa capo al ministero dell’Economia. Buona parte delle sue competenze verranno assorbite dalla nuova “struttura di missione”, interna alla presidenza del Consiglio, che una volta creata dovrà anche tenere i contatti con la Commissione Europea.

Il servizio centrale dovrà occuparsi soltanto di monitoraggio e rendicontazione. Saranno inoltre smantellate le cosiddette “unità di missione”, cioè gli uffici che in ogni ministero si occupano dell’attuazione del PNRR: il decreto prevede che le persone che ci lavorano, fra cui anche 500 assunte proprio per lavorare al PNRR, possano essere assorbite nel personale tecnico dei ministeri.

Il testo si compone di tre parti:

  • revisione del sistema della governance del PNRR;
  • rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti chiamati ad attuare gli interventi previsti dal PNRR e dal PNC, accelerazione e semplificazione delle procedure PNRR in vari settori;
  • attuazione delle politiche di coesione, di politica agricola comune e di politica giovanile.