10 Maggio 2015 - 12:50

Arte e Passione all’International Tattoo Expo 2015

L’arte del tatuaggio giunge al Palazzo dei Congressi di Roma per la sedicesima edizione dell’International Tattoo Expo 2015, dall’8 al 10 maggio

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Più di 400 tatuatori provenienti da tutto il mondo in un occasione unica per gli amanti del settore, considerando la difficoltà di incontrare alcuni famosi tatuatori, considerati irraggiungibili.

Un vero e proprio museo di questa antica e sempre nuova forma d’arte, tra gli stand s’incontrano diversi stili e scuole di pensiero. Dai ritratti realistici di David Bowie, ai fiori di loto giapponesi. Dalle riproduzioni di Monet e Klimt, alle donne Anni Venti dell’Old School traditional, passando per il surrealismo in stile Magritte e il lettering a mano libera di Simone Snt, primo in Italia nel suo stile.

Arte e Passione all'International Tattoo Expo 2015

Arte e Passione all’International Tattoo Expo 2015

Marco Manzo, che ricama pizzi e merletti sui corpi femminili, soprattutto vip, è una firma dell’alta moda del tatuaggio, tanto da aver abbinato le sue opere agli abiti di Gattinoni al Museo MAXXI di Roma e sulle passerelle parigine.

Il tatuatore cinese Meng Xiangwei che vive tra Pechino e la Germania, crea vere opere d’arte su braccia, spalle o gambe con geishe, fiori, antichi guerrieri, samurai e ideogrammi, mentre Marco Galdo disegna sul collo tribali che sembrano usciti da un film di Quentin Tarantino.

Numerosa la presenza di tatuatori del Sud Italia, molti provenienti dalla Campania come Francesco Risktattoo di Frattamaggiore (Napoli), Enzo Donniacuo di Melito (Napoli) e Roberto Lauri di Bagnoli (Napoli), solo per citarne alcuni.

Come ospiti d’eccezione troviamo Sarah Miller, protagonista dello show televisivo americano “Ink Master”, un fenomeno a Los Angeles , Matt Arriola nonché i Chicani di Low Rider, veri idoli oltreoceano.

Il tatuaggio 3D sembra essere la nuova frontiera e territorio artistico da esplorare, riportare l’immagine fedelmente sulla pelle sfruttando però il gioco di luci ed ombre in prospettiva con il risultato finale di un oggetto reale poggiato sul corpo. A proposito del tatuaggio in 3D, Marco Manzo dice:

“Per fare un buon lavoro occorre però lavorare con le lampade scialitiche, le stesse usate in sala operatoria che consentono di agire in assenza di quelle ombre che potrebbero compromettere l’esecuzione corretta del lavoro. Solo quelle generano un fascio luminoso uniforme e proveniente da più punti che minimizza la presenza di ombre”.

L’evento , ricco di spettacoli Burlesque, danze e attività di intrattenimento per grandi e piccoli, ricorda le vittime del terremoto in Nepal con una raccolta fondi  in collaborazione con Save the Children, promossa da Marco Galdo dello studio “Trafficanti d’Arte” di Milano, che al momento del terremoto si trovava alla Tattoo Convention di Katmandu.

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