Creato un nuovo congegno capace di prevedere un attacco epilettico. La scoperta è di un gruppo di studiosi australiani dell’Università di Sidney
Un gruppo di ricercatori australiani ha messo a punto un innovativo strumento capace di prevedere, con un’accuratezza dell’80%, un
attacco epilettico.
Omid Kavehei, della facoltà di ingegneria e IT dell’
Università di Sydney, e il suo team hanno utilizzato le tecnologie dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per sviluppare questo nuovo dispositivo. La cuffia, indossata in testa e collegata ad un congegno posizionato su un’anca, è in grado di
elaborare i dati nervosi e scovare i segnali di un imminente attacco, da
5 a 30 minuti prima che si verifichi. In questo modo, il soggetto interessato può prepararsi mettendosi in un luogo tranquillo e lontano da oggetti con cui potrebbe ferirsi. Fino ad ora, nessuna tecnica
non chirurgica era in grado di adempiere a questa funzione. Solo uno strumento applicato all’interno del cranio poteva svolgere lo stesso compito, con tutti i rischi, però, derivanti da un
intervento al cervello. La ricerca è stata pubblicata sul
Neural Networks.
L’epilessia
Sebbene le cause non siano ben note, l’epilessia consiste in un
malfunzionamento dei neuroni motori del corpo. Per qualche motivo, questi neuroni talvolta possono “
impazzire” generando una più o meno violenta reazione in tutto il corpo, l’attacco epilettico. Nei casi più lievi può presentarsi un formicolio o tremolio in una parte del corpo, difficoltà nell’eloquio oppure la persona può sembrare assente per qualche minuto. Nei casi più gravi, invece, il corpo si irrigidisce, iniziano le
convulsioni, il soggetto può mordersi la lingua e crearsi altri tipi di danni dovuti a questi movimenti rapidi e violenti. Nella maggior parte dei casi, le crisi epilettiche durano
da pochi secondi ad alcuni minuti, ma si risolvono spontaneamente. Una persona su mille, invece,
muore improvvisamente. Per maggiori informazioni,
ecco un articolo dedicato.