Autostrade: un’altra promessa infranta dal Governo
Bucci ha avviato la ricostruzione, ma la concessione è ancora in mano ad Autostrade. Il Decreto Genova, a questo punto, è incostituzionale
Altro giro, altra corsa. Più che Governo del Cambiamento, si sta dimostrando un vero e proprio Governo del Fallimento. Il disastro definitivo si sta consumando a Genova, dove la concessione tanto voluta da Bucci per avviare la ricostruzione è rimasta in mano ad Autostrade. Il Movimento 5 Stelle aveva promesso, però, che non sarebbe stato concesso più nulla, all’azienda.
Grazie al Decreto Genova, infatti, i lavori sono stati affidati alla cordata Salini-Impregilo, Fincantieri, Italferr, con progetto architettonico di Renzo Piano. Ad occhi indiscreti, può risultare una vittoria, se non fosse che le aziende sono tutte affiliate ad Autostrade.
Il doppio obiettivo di Giovanni Castellucci, ad di ASPI, è quello di ottenere dalla giustizia amministrativa una sentenza che riconosca il suo diritto a ricostruire. Le procedure per la decadenza della concessione sono, però, ferme. Questo nonostante i proclami degli esponenti governativi del M5S. Ma non è tutto.
La concessione sarebbe addirittura blindata, a causa dei termini che furono definiti nel corso della laboriosa firma del 2008 a cavallo fra i governi Prodi e Berlusconi. Per la componente grillina del Governo si tratta di un’impasse imbarazzante.
Lo scorso 14 Agosto, infatti, Toninelli e Di Maio avevano annunciato che la concessione ad Aspi sarebbe stata revocata. Tutte chiacchiere e distintivo, come si suol dire. E non è tutto, perché a beneficiarne potrebbe essere proprio la Lega, che non si è mai pronunciata sull’argomento.
Ennesimo disastro.
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