23 Maggio 2016 - 18:02

A ZONzo a Castronuovo di Sant’Andrea, piccolo mondo antico

A ZONzo nel potentino, una passeggiata di benessere nel piccolo comune di Castronuovo di Sant’Andrea

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Questa  settimana, A ZONzo approda a Castronuovo di Sant’Andrea, piccolo comune (poco più di mille anime) della provincia di Potenza, 650 metri sul mare.

Castronuovo

Castronuovo

Nato verosimilmente come avamposto romano nella guerra servile contro Spartaco tra il 73-71 a.c., Castronuovo è un borgo modesto per struttura e mentalità.

Non accoglie grandi monumenti e non vanta costruzioni di particolare fattura, ma una posizione e un’atmosfera ottime per rigenerare lo spirito.

È un paese della bella Italia che fu, tra gli ultimi baluardi di quel piccolo mondo antico sconosciuto alle nuove generazioni: gente semplice e felice, che mangia quel che produce e produce quel che serve. Una comunità autarchica in piena regola, che ospita un unico forno, un unico bar, una macelleria e due alimentari, tanto per simulare un accenno di concorrenza. Il mercato è amichevolmente ripartito per dare a tutti di che vivere: il forno è forno alla vecchia maniera e la mattina sforna solo pane; per le brioche, il bar; la carne in macelleria e all’alimentari il resto, ma non venisse in mente di chiedere un panino!

Jpeg

Il forno

La piazzetta del paese è uno spazio ampio e panoramico: essenziale, ben curato e assistito dal verde; i vicoli freschi e spogli, una palestra naturale; la chiesa, semplice e bella nel centro storico, funzionale all’atto di rendere omaggio al patrono, Sant’Andrea.

I tesori locali sono i boschi, le sorgenti e la Pellegrina, fontana attrezzata con area picnic. Poi il fosso dello Strittolo, la grotta con stalattiti, tra le poche attrazioni convenzionali.

A parlare con i suoi abitanti, viene voglia di rituffarsi nel passato, quando internet era utopia e la globalizzazione una parola grossa; quando il cesto di uova fresche era la ricompensa per un servizio di manutenzione ed il rispetto la principale moneta di scambio. Roba da tempi dei nonni, insomma, da vita genuina e orticello da coltivare dietro casa.

Una passeggiata atipica, ma rigenerante: lo spunto di riflessione sulla bellezza di un mondo andato.

Consigliata a chi si affanna a inseguire il progresso tecnologico e ai nostalgici della vecchia Italia di periferia. [ads2]