Nel presepe di Banksy, Gesù, Giuseppe, Maria, il bue e l’asinello si stagliano, retroilluminati, contro un muro di cemento. Le figure appaiono, poi, sormontate da un’apertura da cui penetra uno spiraglio di luce.
La breccia, risultante come da un colpo di mortaio, simboleggia la cometa che, secondo la tradizione, prefigurò la nascita di Gesù. Sul muro, inoltre, che ricorda quello costruito per separare la Cisgiordania dal resto del territorio israeliano, si leggono le parole “Love” e “Paix”.
La scena della natività è stata allestita all’interno dell’albergo Walled Off Hotel, sito in Betlemme, che contiene decine di creazioni di quello che è considerato uno dei maggiori esponenti mondiali della street art. L’hotel, inoltre, si affaccia sul muro di separazione edificato da Israele nel 2020.
Banksy, il cui volto rimane ancora ignoto, ha mostrato al pubblico la sua ultima opera, chiamata “Scar of Bethlehem” (“La cicatrice di Betlemme”) anche tramite il suo profilo Instagram. Il titolo, come ha spiegato Wissam Salsaa, il direttore dell’hotel, è “un gioco di parolo tra scar, cicatrice, e star, la stella di Betlemme”.
Banksy (Bristol, 1974) è un artista e writer inglese, creatore di opere spesso a sfondo satirico che toccano argomenti relativi alla politica, alla cultura e all‘etica. La street art dell’artista inglese, di stampo sovversivo, è apparsa su strade, mura e ponti di città in tutto il mondo.
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