14 Giugno 2023 - 18:29

Ascolteremo una nuova canzone dei Beatles grazie all’IA

L'Intelligenza Artificiale riporta in vita un pezzo dei Beatles: entro l'anno sarà pubblicata "Now and Then", parte dell'eredità artistica di John Lennon

Beatles Lennon

In un’intervista concessa alla BBC alla vigilia del suo ottantunesimo compleanno, Paul McCartney ha annunciato che entro quest’anno uscirà un nuovo singolo dei Beatles: si tratterebbe, secondo la televisione di stato britannica della canzone Now and Then, già opzionata come terzo singolo per l’uscita dell’album celebrativo Anthology e oggi riportata in vita grazie all’Intelligenza Artificiale: “Grazie alla tecnologia siamo riusciti a pulire la voce di John Lennon, isolandola dalle altre tracce, e a completare il mixaggio del brano“, ha raccontato Paul McCartney.

La voce di John Lennon, che aveva registrato Now and Then in formato demotape piano e voce direttamente da casa sua, il Dakota Building di New York, è stata estrapolata da una audiocassetta che la vedova di mr. Imagine, Yoko Ono aveva consegnato circa trent’anni fa a Paul McCartney, insieme ad altre canzoni scritte ma mai completate dal marito, tra cui Grow Old With me.

I Fab Four, che nel frattempo erano rimasti in tre, pensarono di usarla come singolo apripista dell’album “Anthology” del 1995, dopo “Free as Bird” e “Real Love”, ma dopo due giorni i lavori in studio di registrazione si arenarono completamente: la canzone mancava quasi del tutto delle strofe, non piaceva alla totalità della band (“Noi eravamo una democrazia e per questo alla fine non la facemmo”, ricorda McCartney) e in più la voce di John Lennon era coperta da un fastidiosissimo ronzio che, con gli strumenti tecnologici a disposizione all’epoca, era impossibile eliminare.

Oggi ci si è riusciti con l’Intelligenza Artificiale quella cosa che, a sentire McCartney, “fa paura ed è eccitante al tempo stesso. E’ il futuro. Bisogna vedere dove ci porta” . A convincere l’ex bassista dei Beatles a tirare nuovamente fuori dal cassetto Now and Then è stato il regista Peter Jackson che ha raccontato i “baronetti londinesi”nel documentario Get Back, tra la gestazione dell’album “Let it be” e il concerto sul tetto di Savile Row, dimostrandosi un visionario: anche in quel caso, la voce di Lennon fu estrapolata da una “audiocassetta malridotta”.