4 Dicembre 2019 - 14:47

Bibbiano: l’ennesima strumentalizzazione indecente della Lega

salvini, decreti sicurezza Contante Condono

Dopo mesi e mesi di processi e di appelli, la Cassazione ha deciso di scarcerare il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti. E ora cosa dirà Salvini?

L’abbiamo sentito per quasi tre mesi di fila sbraitare nei confronti di una vicenda che non gli apparteneva e che sicuramente non ne ha giovato, con la sua discesa in campo. Matteo Salvini ha avuto l’ardore di pronunciarsi per più e più tempo sugli accadimenti di Bibbiano, vicenda torbida su cui finalmente si è riusciti a fare luce. La Cassazione ha revocato l’obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, sindaco della città emiliana, in quanto non sussistevano le condizioni per un arresto.

Inutile dire che la notizia è stata accolta come una vera e propria liberazione da parte del Partito Democratico. Finalmente, è stato accertato che uno dei più brutti episodi capitati ultimamente in Italia, una delle storie più torbide mai sentite negli ultimi anni non ha nulla a che fare con la politica. A questo punto, lo sfogo è più che sacrosanto e giusto. Infatti Nicola Zingaretti, leader del Partito Democratico, ha detto la sua, rompendo il religioso silenzio a cui (giustamente) si era deputato prima della sentenza definitiva.

La campagna indecente contro il PD e il sindaco non si dimentica. Ma oggi c’è una altra domanda. Chi chiederà scusa a Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!” ha scritto Zingaretti tramite un post su Facebook.

Già, è la stessa domanda che ora si porranno tutti quanti. Chi pagherà per tutto questo trambusto inutile creato? Ci sarà qualcuno che ammetterà le proprie colpe? Quel qualcuno, in teoria, dovrebbe essere la Lega e il suo “capitano” Matteo Salvini. Ma scommettiamo che ora non sentiremo più parlare dei famosi “bambini di Bibbiano”?

La falsa gogna mediatica

Matteo Salvini, un uomo solo chiacchiere (e nemmeno distintivo). Il vero artista della gogna mediatica. Un politico di professione che ha capito perfettamente come funziona il meccanismo italiano. Ci sarebbero tantissime definizioni per il leghista, che ha montato un caso ad hoc (risultato poi completamente sballato) solamente per il proprio ritorno elettorale. Ed ecco che, fin da oggi, non lo sentiremo più accusare il PD sulla vicenda di Bibbiano. Il caso è stato archiviato, con buona pace del “padre” che tutti gli italiani vorrebbero. Ma allora, cosa resta di tutta la polemica montata? Nulla. Anzi, qualcosa è rimasto.

Purtroppo, è rimasta la scarsa adeguatezza dei cittadini italiani a giudicare in modo coerente e oggettivo le situazioni politiche. La colpa di questo caso è anche la nostra. La faccenda si sarebbe potuta chiudere praticamente subito, lasciando tutto il lavoro nelle sapienti mani dei giudici (a loro sì, spetta giudicare). Invece no, c’è stata ancora una volta un’invasione, uno scavalco del principio di separazione dei poteri che Montesquieu aveva elaborato a suo tempo proprio per evitare episodi incresciosi del genere. E siamo stati noi a permetterla, senza opporci, completamente in balia di un personaggio (Matteo Salvini) che altro non è che un aizzatore di folle.

Sarebbe lui a dover pagare per questi mesi di veleni, di strumentalizzazioni sugli accadimenti di Bibbiano, che poi si sono rivelati tutt’altro. E invece, non solo non sarà malvisto dalla folla, ma addirittura del caso di Bibbiano non se ne parlerà praticamente più. Basta. Archiviato. Con buona pace di tutti coloro che hanno lottato per la verità e per portare a galla le nefandezze pronunciate da un politico di mezz’età che ha messo in ginocchio l’Italia.

Aprite gli occhi, gente. Lo ha fatto con la flat tax, lo ha rifatto con questa vicenda e chissà quante volte lo rifarà in futuro. Salvate l’Italia.