5 Luglio 2016 - 18:47

5 Luglio 2016: Il bikini compie 70 anni

Cifra tonda per il costume da bagno ormai più usato al mondo. Il bikini moderno affonda le sue radici a Parigi, frutto della mente del sarto Louis Réard

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Nonostante il costume a due pezzi abbia origini antichissime (alcuni risalgono addirittura al 1400 a.C.), il bikini moderno è stato introdotto ufficialmente il 5 luglio 1946 dal sarto francese Louis Réard. Il nome richiama l’atollo di Bikini nelle Isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano test nucleari: Reard riteneva che l’introduzione del nuovo tipo di costume avrebbe avuto effetti altrettanto “esplosivi e dirompenti“. Il modello di Reard rifiniva il lavoro di Jacques Heim che, due mesi prima, aveva introdotto l’AtomeIl sarto rese quest’ultimo ancora più piccolo e all’inizio ebbe difficoltà a trovare una modella che osasse indossarlo, così ingaggio come modella la spogliarellista Micheline Bernardini.

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Louis Réard

Da questo periodo in poi, ci vollero ben quindici anni perché il bikini fosse accettato negli Stati Uniti. Furono addirittura proibiti durante il concorso di Miss Mondo del 1951, ma verso la fine degli anni ’50, grazie a Brigitte Bardot, e l’inizio degli anni ’60, con il film “Beach Party“, il costume andò a ruba e divenne in breve tempo un’icona della cultura pop.

In epoca moderna, il bikini è senza dubbio un simbolo di sex appeal e ne sono state inventate tante versioni che differiscono per alcuni dettagli, come per esempio il tankini, che consta di un top maggiormente coprente di quello di un comune bikini, o il trikiniche consiste un particolare tipo di bikini in cui i due pezzi (reggiseno e slip) sono congiunti nel lato anteriore da un lembo di stoffa più o meno ampio.

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