22 Giugno 2016 - 13:46

Bimba violentata e gettata in piscina, succede a San Salvatore Telesino

san salvatore telesino

Morta per asfissia da annegamento. Dall’esame autoptico risulta che la bimba sia stata violentata. Il fatto è accaduto a San Salvatore Telesino

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Una bambina di 10 anni è stata trovata morta in una piscina a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Secondo una prima ricostruzione condotta dai medici legali, la piccola sarebbe stata violentata e poi gettata in piscina ancora viva.

L’autopsia, svolta nell’ospedale Rummo di Benevento dal direttore dell’Istituto di medicina legale di Napoli, Claudio Buccelli, incaricato dalla Procura, ha confermato l’ipotesi che la bimba sia morta per asfissia da annegamento. Ancora da chiarire il momento in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Sul corpo della vittima sarebbe stato anche effettuato un esame tossicologico per verificare se la bimba sia stata costretta a ingerire sostanze stupefacenti.

Per l’omicidio è indagato un ventunenne rumeno che ascoltato dagli inquirenti avrebbe affermato: “Non avrei mai potuto farle da male, era come se fosse una sorella”. Il dato più inquietante è che l’indagato è considerato parte della famiglia.

Le circostanze

Fino a un paio di giorni fa gli investigatori brancolavano nel buio. Non si era ancora in grado di stabilire se si fosse trattato di un incidente o di un omicidio. La prima ipotesi sembrava plausibile dal momento che a bordo della piscina erano stati trovati, domenica 19 giugno, gli abiti e le scarpe della piccola. Circostanza che aveva fatto pensare ad un tuffo e, dato che la bimba non sapeva nuotare, all’annegamento.

L’esame autoptico e la perizia dei medici legali hanno fugato ogni dubbio.

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