30 Aprile 2015 - 11:30

Bimbo autistico allontanato da un B&B a Roma

A Roma un bimbo autistico e la sua famiglia di Ravenna vengono allontanati da un B&B di Roma. La motivazione: il suo chiasso potrebbe disturbare i clienti.

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Bimbo autistico irrequieto potrebbe causare lamentele dei clienti. Questa è la motivazione del gestore di un Bed and Breakfast romano, quando un giorno il bimbo autistico e la sua famiglia proveniente da Ravenna, arrivano presso la sua struttura. A raccontare questo episodio ignominioso di intolleranza, il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti.

I genitori del bimbo autistico erano giunti nella Capitale per sottoporre il figlio ad un controllo presso il reparto di neuropsichiatria del Bambin Gesù. Il bimbo autistico, già provato dal viaggio, era anche spaventato dal temporale che li aveva sorpresi a Roma – come riporta la testimonianza di Elena, la mamma- quando la famiglia era arrivata, e manifestava il suo fastidio in modo molto rumoroso.

Il direttore del B&B ha fatto presente che gli altri clienti avrebbero potuto lamentarsi per quello strepito, e che se avesse continuato, avrebbe dovuto ricorrere addirittura ai carabinieri. Quindi con il loro bimbo autistico, avrebbero dovuto cercare un altro posto in cui alloggiare. Così, il bimbo autistico è stato costretto ad un ricovero di fortuna presso la casa di alcuni parenti, a ben 50 kilometri dall’ ospedale, con relativi disagi per il trasporto e la tranquillità del bimbo autistico. Quando il giorno dopo si sono recati al nosocomio per la visita, il medico ha rilevato lautismo[1] (2)o stato di agitazione  e stress del bimbo autistico, e le difficoltà ad analizzarne i comportamenti., rischiando così di compromettere la riuscita non solo dell’accertamento, ma anche della trasferta.

A scanso di equivoci è stato fatto un esperimento: è stato contattato nuovamente il titolare del B&B per chiedere la disponibilità per una ipotetica famiglia con un bimbo autistico. Il risultato? Il gestore racconta la vicenda accaduta, e asserisce chiaramente che in caso il bimbo autistico avesse creato lo stesso chiasso, avrebbero fatto meglio ad andare in un altro luogo.

Sicuramente la gentilezza e la disponibilità dei romani non verranno intaccate da un simile episodio isolato. I clienti avrebbero dimostrato nondimeno più umanità: sempre meglio ascoltare le urla di un bimbo autistico, piuttosto che la balordaggine di un titolare insensibile.

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