14 Aprile 2020 - 15:09

Bonus baby sitter 2020: il pagamento dell’indennità arriverà entro il 15 aprile

bonus baby sitter

Il Bonus baby sitter 2020 è la novità comunicata direttamente dall’INPS tramite tweet. Ecco come funziona e quando arriverà

Il bonus baby sitter è una misura reintrodotta dal decreto Cura Italia, entrato il vigore il 17 marzo. Il pagamento dell’indennità arriverà entro il 15 aprile: la novità  arriva direttamente dall’INPS.  l’Istituto stesso, infatti, ha  comunicato uno sveltimento delle procedure di pagamento tramite un tweet del 13 aprile.

Il bonus  viene erogato mediante il libretto famiglia. Questo fa parte di un pacchetto di misure pensate per dare un aiuto alle famiglie, come l’estensione dei permessi parentali. Ricordiamo che le famiglie possono fruire del bonus baby sitter in alternativa ai congedi parentali, che secondo l’INPS .per la maggior parte, i datori di lavoro hanno già pagato.

Il pagamento prima del previsto

L’erogazione dell’indennità di 600 euro per pagare le prestazioni di baby sitter arriverà prima di quanto previsto. L’INPS infatti aveva comunicato, col messaggio numero 1465 del 2 aprile, che l’erogazione del bonus baby sitter segue le regole del libretto di famiglia. Le prime erogazioni dei voucher sarebbero dovute arrivare il 15 maggio.

A quanto pare invece saranno rendicontate le ore di baby sitting svolte dal 5 al 30 marzo. Quindi si fa in modo che l’indennità non “salti” l’intero mese.

Infine, ricordiamo che l’importo del bonus aumenta fino a 1.000 euro per i lavoratori pubblici appartenenti alla sanità o alle Forze dell’Ordine. Quindi per chi sta combattendo in prima linea contro l’emergenza sanitaria.

Slittano i pagamenti per il bonus 600 euro partite IVA

Di contro, slittano i pagamenti per il bonus 600 euro partite IVA, che dovrebbe arrivare tra il 15 e il 17 aprile sul conto degli interessati.

Un’altra storia, invece, per il bonus professionisti, visti i nuovi requisiti introdotti dal decreto Liquidità. I professionisti iscritti solo alla propria Cassa di riferimento dovranno molto probabilmente integrare la propria domanda: la novità è arrivata alla vigilia dei pagamenti, che quindi sono stati interrotti per migliaia di partite IVA.