Brexit, dal 2021 saranno chiuse le porte agli europei
Il piano della Brexit illustrato dal ministro dell’Interno Patel farà uso di un sistema a punti. Saranno coinvolti nella misura anche gli studenti
La Brexit porta con sé conseguenze catastrofiche, soprattutto per l’Europa. Infatti, nei progetti post-uscita, c’è il visto negato per chi non sa parlare inglese e non è sufficientemente qualificato. Corsia preferenziale per scienziati, ingegneri e accademici. Ci sarà un sistema a punti che valuterà le competenze e darà la precedenza a chi arrivi con un’offerta di lavoro o accademica Il modello è quello australiano. Ed era annunciato da tempo dal Governo di Boris Johnson, secondo i dettagli illustrati oggi dalla ministra dell’Interno, Priti Patel, falco della destra Tory appena confermata nell’incarico.
Il Regno Unito, dunque, dal 2021, si prepara a vietare gli ingressi “comunitari“. Tutti i nuovi immigrati “a bassa qualificazione” e non a loro agio con la lingua inglese saranno automaticamente esclusi. Regole destinate a chiudere le frontiere alla pratica di chi finora è andato nel Regno Unito proprio per imparare l’inglese, lavorando come lavapiatti o cameriere. Lo scopo è quello di riprendere il controllo delle frontiere per la prima volta dopo decenni. Secondo il progetto, gli europei e gli immigrati del resto del mondo che vogliono vivere nel Regno Unito saranno trattati con gli stessi standard.
Le modifiche dettate dalla Brexit sono state contestate dalle opposizioni. Queste ultime sostengono che il modello australiano filtra ma incoraggia l’immigrazione, mentre questa versione minaccia di scoraggiarla tout court. Addirittura, i liberaldemocratici hanno tacciato il Governo di xenofobia. Sicuramente la misura è una brutta notizia per entrambe le fazioni.
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