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Una tragedia dettata da un’apparente banalità. Una ragazza di quindici anni, a Brindisi, è deceduta durante la giornata di ieri all’Ospedale Perrino. La ragazza era stata operata lo scorso 25 Ottobre a causa di un ascesso cerebrale. Lei stessa aveva deciso di ricoverarsi a causa di un mal di testa persistente, una forte cefalea, che le si era manifestata nei giorni precedenti al ricovero, ovvero una settimana fa, il 22 Ottobre.
La ragazza si era presentata al pronto soccorso, dov’era stata poi trasferita prima nel reparto di pediatria e successivamente, dopo qualche giorno, in quello di neurochirurgia. Qui i chirurghi hanno deciso di operarla d’urgenza a causa dell’improvviso peggioramento delle sue condizioni. La ASL di Brindisi aveva comunicato che l’intervento era “tecnicamente riuscito“.
Durante la permanenza in terapia intensiva, però, il problema per la quindicenne si è nuovamente ripresentato. Un ascesso cerebrale le si è nuovamente manifestato, questa volta con esito fatale. I familiari hanno presentato una denuncia alla Polizia che ha, conseguentemente, aperto le indagini.
Non più di tre settimane fa, il 10 Ottobre scorso, inoltre, sempre a Brindisi si era aperta un’inchiesta molto simile. Una 14enne è stata dichiarata morta a causa di una miocardite, e i familiari avevano presentato un esposto che aveva portato la procura ad aprire le indagini.
Due casi che apparentemente sembrano slegati, ma che potrebbero essere entrambi degli esempi di malasanità abbastanza preoccupanti.
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