20 Novembre 2021 - 12:09

Brunetta: il Super Green Pass ‘responsabile e condiviso’

Super Green Pass

Il ministro: ‘La strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni’

Il ministro Brunetta parla di un’economia sempre più in ripresa e scongiura lockdown futuri: ‘L’economia va bene e la vaccinazione va bene. Perché rischiare nuovi lockdown a causa dei no vax?‘.

L’economia

Secondo il ministro sarebbero i numeri a parlare di “ripresa”, soprattutto rispetto ad altri paesi europei ancora sotto la morsa delle restrizioni. Un punto di forza, secondo il ministro, dovuto alla guida del premier Draghi e dell’ex leader Conte: ‘Partiamo dai numeri. L’Italia è a 10.544, la Francia a ventimila, la Germania a 75 mila, l’Austria a 14 mila con appena nove milioni di abitanti. Da noi la situazione è tra le migliori in Europa e questo ci dà una moderata soddisfazione. Il governo Draghi ha lavorato bene e, per quanto di competenza, anche il Conte due‘.

Eppure, nonostante i numeri al governo si parlerebbe di un nuovo decreto anti-Covid: ‘Se noi, con l’economia tutta aperta, abbiamo meno casi degli altri, il merito è della strategia del green pass del governo Draghi. Il vantaggio non è solo su ospedalizzazioni, terapie intensive, contagiati e morti, ma sull’economia. Il tasso di crescita al 6,2% è il doppio della Germania, cosa mai successa‘.

In tema green pass, il ministro ha le idee ben chiare: ‘Imponendo il green pass a tutto il mondo del lavoro abbiamo fatto la più grande strategia di politica economica. Ma il governo segue con estrema attenzione quel che accade in Italia e fuori e ascolta il grido di dolore di molte regioni. Il presidente Fedriga, vista la situazione in Austria e Germania, chiede se non sia il caso di potenziare il green pass. Non si tratta di cambiare strategia, ma di rafforzarla per non dover richiudere‘.

Il Super Green Pass

La certificazione verde sarebbe il vero punto di forza dell’amministrazione Draghi, l’unica arma capace, secondo il ministro, di scongiurare l’obbligo vaccinale: ‘La decisione non mi sembra questa, con uno zoccolo duro di irriducibili del 10% l’obbligo non risolve nulla. Che fai, gli applichi il trattamento sanitario obbligatorio? La strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni‘.

Il nuovo green pass: le limitazioni per i non vaccinati

Eppure, sulla funzionalità del nuovo super green pass si intravedono limitazioni per il restante della popolazione ancora non vaccinata, come l’esclusione da alcune attività sociali: ‘Se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa? Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali‘.

Per attività sociali s’intende: ‘Ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche. Perché far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi‘.

Terze dosi

Mentre per il mondo del lavoro, Brunetta punta sul green pass standard, seppure con ‘alcune eccezioni. Per esempio estendendo la terza dose alle categorie già obbligate, sanitari ed Rsa. Dovremmo puntare molto sulle terze dosi. Se trasformiamo i richiami in una nuova, grande campagna vaccinale, possiamo anche far crescere la propensione alle prime dosi‘.

L’obbligo vaccinale potrebbe però arrivare per i dipendenti sanitari e per chi lavora sportelli della pubblica amministrazione: ‘Oltre al personale sanitario, vedrei bene l’obbligo della terza dose per chi lavora agli sportelli nella pubblica amministrazione‘.

Lo stato di emergenza

In vista della scadenza, la domanda sorge spontanea: lo stato di emergenza sarà prorogato? A questa domanda Brunetta lascia spazio a una riflessione: ‘Mi piacerebbe che si potesse tornare a una situazione di normalità, attribuendo tutti i poteri straordinari a una struttura di missione di Palazzo Chigi. Sarebbe un atto di grande responsabilità, con un enorme potere simbolico‘.