Bullismo contro alunno disabile: la denuncia in un tema che apre gli occhi
“Non è vero che tutti sono uguali, c’è chi si approfitta di altri”, le parole che fanno scattare l’allarme. La denuncia di bullismo nel tema
“Non è vero che siamo tutti uguali, c’è chi si approfitta di altri”. È bastata questa frase, contenuta all’interno del tema di uno degli studenti, per far scattare l’allarme.
Tra le righe, lo studente alludeva situazione di un suo compagno, gravemente disabile, affetto da encefalomalacia. Lo stesso era bullizzato con sputi, schiaffi, pizzicotti e gesti osceni. Quel giorno il bullo era assente, e forse proprio per questo il testimone è riuscito a farsi forza e a denunciare il fenomeno di bullismo. A dire basta ad una situazione diventata insostenibile, eppure ignorata.
Quella frase ha creato un’eco potente che è giunta alle orecchie anche della madre della vittima. La donna ha immediatamente sporto denuncia ed ha trasferito suo figlio in un’altra scuola Le indagini, coordinate dal pm Mario Bendoni, hanno ricostruito, attraverso il racconto dei ragazzi, il clima che si viveva in quella classe all’epoca dei fatti, riferibili all’anno scolastico 2015/2016.
Ma non solo: ha individuato i rapporti intercorrenti tra bullo e vittima e le responsabilità dei docenti, in particolare dell’insegnante di sostegno e di quello di potenziamento. Il primo ha patteggiato una pena di un anno, il secondo, per cui è stata chiesta una condanna di un anno e mezzo, ha scelto il dibattimento. Nessun processo per il bullo, considerata la sua giovane età. Il ragazzo, però, ha intrapreso un percorso di consapevolezza a margine del quale ha ammesso di aver “fatto cose orribili”.
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