27 Aprile 2022 - 11:59

Bullismo: la storia di Filippo, il 15enne che ha sconfitto i suoi bulli

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Bullismo: la storia di Filippo, il 15enne che ha sconfitto i suoi bulli. Il campione di boxe ha sconfitto i suoi bulli ed è ora un leader

BULLISMO: LA STORIA DI FILIPPO- Filippo sognava di diventare un calciatore professionista, ma i suoi compagni di squadra lo ferivano giorno dopo giorno, facendolo sentire inadeguato. Ecco le dichiarazioni del ragazzo, riportate anche dai colleghi di “lanuovasardegna.it”: «Mi prendevano in giro perché ero cicciottello, non mi facevano mai giocare nelle partite tra ragazzi perché non ero bravo come loro. E qualche volta mi concedevano di stare in porta. Io però volevo fare altro, inseguire la palla, confrontarmi con gli altri senza la paura di sbagliare e di essere insultato e minacciato. Con il passare del tempo la situazione è peggiorata, ho iniziato a non uscire di casa. Trovavo tutte le scuse possibili per non andare al mare perché in costume mi vedevo brutto, non ero figo come loro. O almeno questo mi avevano portato a credere».

«Non ce la facevo più – racconta Filippo – e non sapevo che fare. Ne ho parlato con i miei genitori e mio padre ha seguito il consiglio di un giocatore della Torres che gli aveva detto di parlarne con Tore Erittu (allenatore di boxe): “Lui ti può aiutare”». Sul suo primo giorno in palestra, Filippo rivela: «Ero insicuro, non ero certo delle mie potenzialità. Ho fatto un passo per volta, la boxe è stata inserita gradualmente, come fosse un gioco. Un cammino difficile, senza bluff. Perché negli sport individuali non ci sono altri che ti salvano se non sei tu a fare quello che serve. E all’improvviso ho trovato un equilibrio, ho sentito come una esplosione interiore».

Tore Erittu ha dichiarato: “Gli ho lanciato una sfida e gli ho detto una cosa fondamentale: se vuoi crescere devi essere forte prima di tutto nella pratica individuale. Significa difendersi se ti attaccano, correre anche per chi non lo fa, sviluppare il senso della responsabilità. E l’ho accompagnato e sostenuto nella ricerca di quel coraggio che aveva nascosto dentro. Ci sono stati dei momenti durissimi e ogni volta che gli ho chiesto se volesse scendere dal ring mi ha sempre risposto con un no deciso“.

E ancora: «L’ho visto raggiungere livelli importanti – racconta Tore Erittu – e allora gli ho detto: ci sono i campionati junior, se vuoi farli secondo me è il momento buono. È una opportunità importante, una bella prova. E lui ha accettato dopo avermi sentito dire: lì si va per vincere non per partecipare». Filippo ha vinto e a Maggio farà anche le Finali Nazionali.

«Oggi mi sento un’altra persona – dice Filippo – ho qualche amico in difficoltà che sto aiutando a superare i problemi con i bulli. Non mi vergogno più e se capita racconto la mia esperienza anche nei temi a scuola. Mio padre è fiero del lavoro che ho fatto, sa quanto è stato difficile il percorso. È la mia vittoria, quella che mi piace raccontare: sono testimone di come si possa risalire dal fondo, affrontare la vita rafforzando i sentimenti di uguaglianza. Senza diversità, senza che ci sia sempre qualcuno che ti giudica e ti condanna. È il sogno che mi sono ripreso e lo voglio vivere fino in fondo. Ora vado ai campionati italiani, poi tornerò anche a giocare al calcio: ho solo interrotto perché voglio fare bene in una disciplina come il pugilato che mi ha dato tanto. Mi ha fatto diventare quello che sono: un nuovo Filippo al quale anche io guardo con rispetto e tanta speranza». Un plauso va a Filippo, che non solo è riuscito a vincere il bullismo, ma ora sta anche aiutando chi è attualmente in crisi.

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