3 Agosto 2021 - 11:30

Bullismo, la storia di Luca: “Non lasciatevi mai dire che siete inutili o brutti”

Bullismo

Bullismo, ecco la toccante testimonianza di Luca: “Vivevo nel panico, i bulli mi davano il tormento. Questo è il messaggio che voglio dare”

BULLISMO, QUANDO LE PAROLE FERISCONO PIU’ DEI PUGNI: ECCO LA STORIA DI LUCA- Il bullismo, si sa, è un fenomeno purtroppo super diffuso ovunque. Luca, giovane 18enne, ha raccontato la sua storia ai colleghi di “Fanpage“. Ecco le sue parole: «Ciao mi chiamo Luca Di Pasquale ho 18 anni e vivo a Scerni, un piccolo paesino.Volevo raccontarvi la mia storia. Ho sofferto di bullismo dall’età di 9 anni fino ai 15, bullismo psicologico precisamente, e fino a quando non ho retto più gli insulti e le prese in giro pesanti contro di me da quasi tutti i giovani del paese. Ho sofferto e soffro di depressione maggiore con disturbo di ansia e attacchi di panico, ho passato l’inferno, ma chiamarlo così sarebbe un insulto allo stesso.»

Luca ha poi così proseguito: «Ero molto chiuso e non riuscivo a farmi amici maschi. Avevo solo un’amica e perciò i ragazzi del paese hanno iniziato a prendermi di mira gridandomi ‘Frocio di m***a, sembri una femminuccia’. I bulli gli dicevano: “Se ti rivediamo in giro ti picchiamo”. Luca si chiude ancor di più e racconta: «Passavo molto tempo in bagno a piangere e vomitare, seguire una lezione senza almeno un accenno di un attacco di panico era ormai impensabile per me. Purtroppo una delle mie insegnanti invece di comprendermi e aiutarmi (avevo appena 16 anni) mi etichettò subito come ‘il problema della classe’. Divenne molto severa con me, impedendomi di uscire dall’aula, nonostante i miei ormai continui attacchi di panico».

Un messaggio semplice, ma bello: “Non lasciatevi mai dire che non valete niente. Alle offese rispondete col sorriso e con l’amore”

Il ragazzo, vittima di bullismo sin dalle elementari, ha concluso il suo pensiero comunicando chiaramente un messaggio a chi come lui ha sofferto per gli insulti. Ecco le sue toccanti parole: «Voglio che arrivi a tutti questo messaggio, non giudicate mai un ragazzo o ragazza per quello che appare fuori, dentro ha un mondo da scoprire, non abbiate pregiudizi. Prima di giudicare riflettete, prima di parlare pensate, e non lasciatevi mai dire che non valete niente che siete inutili e brutti. Voi valete tanto e chi ha il cuore cattivo non lo sa. Ricordate sempre che chi vi giudica è perché voi avete qualcosa che loro non avranno mai. E per quelli che come me soffrono di depressione o altre malattie psichiche, vi dico che la medicina più potente è l’amore della propria famiglia, il loro amore sarà la vostra forza, il loro sorriso il vostro coraggio e un cucciolo di cane il vostro psicoterapeuta. Vivete ogni giorno al massimo, amate ogni singolo istante, toccate ogni cosa, esplorate la natura, giocate con gli animali e fate ciò che vi rendi sereni e non pensate al futuro».

Insomma, il ragazzo sicuramente ha vissuto un’infanzia difficile, segnata dagli atti di bullismo subiti. Ma ha avuto sicuramente un coraggio da leone a non starsene in silenzio, subendo passivamente le cattiverie delle vittime. Luca, dopo un periodo di forte depressione, ha deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare tutti sul fenomeno, ancora molto attuale. Che la sua forza sia un esempio per tutti coloro che si sentono in un tunnel, soffocati, senza via d’uscita. Combattere le cattiverie altrui con l’amore dei genitori, di un cucciolo o di qualunque altra cosa ci regali un sorriso.

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