16 Settembre 2021 - 12:46

Bullismo, Spinazzola racconta il suo passato: “Mi arrabbiavo”. Ecco perché

Spinazzola

Bullismo, Leonardo Spinazzola racconta retroscena inediti: “Mi prendevano in giro per i miei denti. Mi chiamavano castoro. Io mi arrabbiavo”

BULLISMO, IL RACCONTO DI SPINAZZOLA: ANCHE IL CAMPIONE D’EUROPA HA UN PASSATO DIFFICILE- Anche un calciatore, campione d’Europa, può avere un passato complesso. A rivelarlo è Leonardo Spinazzola, terzino della Roma e della Nazionale italiana. Nell’intervista fatta col collega Pierluigi Diaco l’ex esterno offensivo dell’Atalanta ha spiegato: “Mi prendevano in giro, mi chiamavano castoro perché avevo i denti all’infuori, mi è capitato alle medie o anche in convitto. Mi cantavano siamo tre papà castoro, m’arrabbiavo tanto e, invece, adesso penso che il mio sorriso è la cosa più bella che ho”.

Spinazzola ha poi così proseguito, parlando dei ragazzi che sono attualmente vittime di bullismo: “Sono sicuramente migliori dei bulli perché secondo me chi pensa troppo agli altri non è molto sicuro di se stesso”. Il calciatore si erge dunque a esempio, raccontando la sua storia per far capire a tutti che può capitare a chiunque di imbattersi nei bulli, ma che non bisogna mai mollare. Sono molti i giovani che, complice il periodo difficile e le fragilità caratteriali, si chiudono e non riescono a parlarne con nessuno, nemmeno coi familiari.

Bisognerebbe “normalizzare” la cosa, in quanto è il bullo il colpevole, mai la vittima. E tenersi tutto dentro fa male. Non bisogna vergognarsi di dire ciò che accade, proprio come ha fatto Spinazzola. Speriamo vivamente che il suo racconto possa aiutare le persone che affrontano la problematica del bullismo. E che magari riescano ad affrontarla con spirito nuovo, con maggiore forza, magari con l’aiuto di persone fidate. L’esperienza di Spinazzola si può riassumere così: “Un calcio al bullismo”, o se preferite un dribbling, dato che è la cosa che fa meglio il difensore della Roma.

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