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La riporta il Fatto Quotidiano, questa notizia che avremmo preferito non ricevere, questa del nuovo regolamento della Camera dei Deputati. Con una stretta di vite è stato proibito ai giornalisti di diffondere le immagini – foto o video – dei deputati che giocano o che dormono in Aula mentre si lavora per gestire al meglio le sorti del nostro Paese.
Un colpo di spugna vergognoso al dovere e al diritto di cronaca degli operatori della comunicazione; una scelta che preoccupa fortemente in questo periodo di preparazione ad un referendum di modifica costituzionale che assottiglierà il numero dei nostri rappresentanti (fermi restando compensi astronomici e vitalizi faraonici)… Ora, se anche il referendum andrà in porto, i parlamentari saranno in pochi e in santa pace.
I giornalisti saranno inoltre ingabbiati nelle tribune riservate alla stampa, senza più facoltà di muoversi. Se la ratio di tale norma è che possono creare disturbo, c’è da dire che molti dei nostri rappresentanti utilizzano il telefono anche durante i lavori parlamentari: cosa che, sia inteso, per quanto distraente anche per gli altri non è vietata e che, in quanto privata, non potrà più essere ripresa.
Ciò che allerta è che non si potranno riprendere tutti quei sottili – neanche tanto – giochi di potere e compiacenze che spesso sono sottolineati dalle lettere, dai pizzini e dalle collusioni ben esternate tra i vari rappresentanti del mondo politico.
È fatto divieto di un montaggio delle immagini tale da ledere la dignità degli onorevoli: lasciando ad altri ovvie osservazioni sul fatto che si possiede dignità a prescindere dalle oggettive riprese di una camera, un programma di satira, simile a questo citato, finisce lì dove comincia questa norma.
NESSUNA NUOVA NORMA PER FOTOGRAFI E CINEOPERATORI ALLA CAMERA [3504]
In merito ai recenti articoli di stampa, l’Ufficio Stampa della Camera dei deputati precisa che non c’è alcuna nuova disciplina in merito all’attività di foto e cineoperatori all’interno dell’aula di Montecitorio. Come è noto agli operatori dell’informazione che frequentano la Camera, esistono norme di condotta per tutti coloro che assistono alle sedute e, fin dal 2011, un codice di autoregolamentazione per fotografi e cineoperatori che è rimasto invariato ed è stato semplicemente risottoposto in questi giorni ai soggetti interessati in occasione dell’introduzione di una nuova modalità di accredito via internet per l’accesso alle tribune dell’aula.
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Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi diresponsabilità potranno conseguire…