Camera: Marattin e la sfida personale al Movimento 5 Stelle
Alla Camera, il deputato Luigi Marattin attacca in modo diretto e conciso il Movimento 5 Stelle. Accusa il partito di vittimismo
Aggressione sì, aggressione no. Una volta tanto, il Partito Democratico digrigna i denti e mostra che non è necessario passare per vittime per avere l’approvazione da parte del pubblico. Il deputato Luigi Marattin, commentando la bagarre avvenuta durante la giornata di ieri alla Camera, ha denunciato un tentativo di “aggressione” da parte del Movimento 5 Stelle e li ha accusati di vittimismo.
“Un deputato del M5S ci ha ricoperto di insulti e poi ha fatto il gesto delle manette rivolto a Migliore e al PD, per poi rivendicarlo. Venti anni fa, quando si sventolò il cappio in Parlamento, Napolitano sospese la seduta espellendo il deputato. Fico invece ha avallato il gesto, minimizzandolo e ci ha anche deriso mentre lasciavamo l’aula con un arrivederci.” ha dichiarato Marattin.
Il deputato ha anche negato di aver aggredito Alberto Zolezzi, come denunciato dal Movimento 5 Stelle in un video girato e pubblicato su Facebook: “Patetico il tentativo di passare per aggrediti, anche se alcuni di noi hanno esagerato. Ma non bisogna confondere azioni e reazioni. C’è un’igiene istituzionale che sta venendo meno.”
La cosa ancora peggiore, però, è che nel caos nessun altro sia intervenuto in difesa del deputato, il cui caso è destinato a passare inosservato. Che ci sia una forte sudditanza psicologica nei confronti delle parti più grandi del Parlamento (Movimento 5 Stelle e Lega)? Purtroppo, nessuno ne parla, ma quanto accaduto in Parlamento è qualcosa di riprovevole e di davvero dannoso per la classe politica italiana.
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