Cammino di Santiago de Compostela: “un cammino di vita”
Cammino di Santiago de Compostela: “un cammino di vita, che sa donarti emozioni indescrivibili”
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“Un cammino unico al mondo” così viene definito da coloro che lo hanno vissuto. Il Cammino di Santiago de Compostela rientra nella classifica dei “viaggi” più ambiti e sognati dalle persone di ogni dove. Si parte da luoghi diversi, ma la destinazione: Santiago de Compostela.
Il più conosciuto e praticato, è quello chiamato “Cammino francese”: 780 km, un viaggio lungo oltre un mese, in cui l’unico mezzo di trasporto saranno i vostri piedi.
Inizia in Francia, a Saint Jean Pied De Porte e, dopo aver attraversato i Pirenei francesi, prosegue in Spagna attraverso la Navarra, la Junta de Castilla y León e la Galizia, fino a giungere alla capitale;
Da lì molti pellegrini continuano ancora per altri 130 Km fino a Finisterre, lì dove si credeva che finisse il mondo. E’ proprio qui che è possibile leggere l’ultima segnaletica con la scritta KM 0,00 e fermarsi ad ammirare l’oceano.
Ma cos’è il Cammino di Santiago de Compostela?
“È un cammino di vita, che sa donarti emozioni indescrivibili.
“Qualunque sia la ragione che ti spinga a partire per intraprenderlo: che sia per motivi religiosi, spirituali, o perfino sportivi; vivrai un’esperienza che ti cambierà la vita.
Camminerai per 780 km attraversando posti così diversi l’uno dall’altro, e con un paesaggio che cambierà di continuo; ti ritroverai a dormire una sera in un piccolo paesino con 10 case, venti abitanti ed un solo bar, mentre il giorno dopo sarai catapultato in una grande città come Burgos, che conta 178mila abitanti. Passerai dalle incantevoli vallate della Navarra, ai campi di grano della Meseta, fino ai boschi della Galizia.
Conoscerai ogni giorno moltissime persone, e ognuna di loro saprà donarti qualcosa di unico. Imparerai a conoscerle, affezionarti, perderle, per poi forse ritrovarle; perché ognuno ha il “suo” cammino da seguire.
Le tue gambe saranno il tuo unico mezzo di trasporto, e imparerai ad ascoltare il tuo corpo come forse mai avevi fatto prima; e tutto questo lo farai camminando zaino in spalla, imparando che tutto ciò di cui hai realmente bisogno, puoi portarlo con te in uno zaino da 50 litri”.
“Io, in poco più di un mese, ho potuto godere di così tante esperienze ed emozioni, che ancora non mi sembra vero; ho conosciuto persone di ogni parte del mondo, ho imparato lingue che non conoscevo, ho visto posti meravigliosi che neanche immaginavo esistere.
Ho preparato la pasta italiana per chi non l’aveva mai assaggiata e ho gustato la cucina tipica di altri paesi. Ho scoperto il gusto del camminare da sola per ore e ore, per poi ritrovarmi alla sera a condividere le emozioni vissute lungo la giornata con altre centinaia di persone che avevano percorso il mio stesso cammino. Ho imparato il valore delle cene comunitarie, fatte insieme a tutti gli altri pellegrini, sentendoci tutti un’ unica grande famiglia.
Ho imparato a conoscere e apprezzare culture così diverse, ma così affascinanti. Ho camminato per 900 chilometri avendo con me solo un elenco con i nomi e le distanze dei paesi che avrei incontrato lungo la strada; seguendo delle frecce o stelle gialle che mi indicavano la via, ma senza avere la minima idea di cosa avrei trovato lungo il percorso, né quando sarei giunta a destinazione”.
“È stata un’esperienza unica nel suo genere; lungo il cammino ho vissuto emozioni così forti e intense che sentivo il bisogno di condividerle, ma non riuscivo a spiegarle a parole; così ho deciso di fare dei videoreportage, e devo ammettere che è stata la scelta giusta.
Non tutte le persone posso concedersi un lasso di tempo così lungo per intraprenderlo, altre invece non hanno le possibilità fisiche per farlo; volevo far sì che anche loro potessero “viverlo” indirettamente , vedere con i loro occhi cosa è il Cammino di Santiago de Compostela, e magari invogliare chi vorrebbe farlo, ma è ancora incerto, a intraprenderlo senza dubbi né paure.”
“E poi mi sono divertita molto nel fare i video, anche perché sono tutti della serie “buona la prima”; sono riprese in diretta, con tutti gli errori o imprevisti che possano capitare, perché è così che avviene nella vita reale. Sperando che, con i miei video, sia riuscita, e riesca ancora, a donarvi qualche momento di benessere e di divertimento, mostrandovi questo magnifico cammino”.
Ecco la playlist con tutti i videoreportage giornalieri: CLICCA QUI.
39 videoreportage in cui ha saputo mostrarci cosa significa essere “un pellegrino”: camminare per 20, 30 o anche 40km al giorno, condividere una stanza con altre 50 persone, essere obbligati a fermarsi quando il corpo cede per il troppo sforzo; e con la sua simpatia e spontaneità, ha saputo anche farci sorridere, mostrandoci come è possibile divertirsi e godere di molti momenti di gioia e relax, di riflessioni interiori, di scambi culturali.
E tu cosa aspetti? Concediti anche tu di vivere questa meravigliosa e fantastica esperienza che ti cambierà la vita.
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