Cannes 2018, Day 2: Scorsese riceve la Carrosse D’Or
Martin Scorsese è stato indubbiamente il protagonista della seconda giornata del Festival di Cannes: a lui la Carrosse D’Or. Ma ieri ha iniziato i lavori anche la sezione Un Certain Regard. Tutto sulla seconda giornata della kermesse d’oltralpe
Lo avevamo lasciato sottobraccio alla madrina Cate Blanchett sul red carpet dell’ouverture del Festival di Cannes 2018, ma nella giornata di ieri i riflettori sono stati puntati tutti su di lui: Martin Scorsese ha ricevuto la Carrosse D’Or al termine di un lunghissimo ed affollatissimo incontro introdotto con un breve estratto di Mein Streets, il film che ha segnato l’esordio di Scorsese sulla Croisette nel 1974 all’interno della Quinzaine des Relizateuers.
I temi affrontati nel dibattito
Al centro dell’incontro, Scorsese ha messo il cinema in tutte le sue sfaccettature e possibilità produttive. A tal proposito, dopo aver espresso preoccupazione sullo stato attuale della settima arte, legata alla sempre più sparuta presenza di sale cinematografiche sul territorio nazionale, Scorsese ha difeso Netflix definendola una grande possibilità per i giovani cineasti di trovare una collocazione per le proprie opere, realizzate spesso in low budget. Con buona pace dell’ossatura del Festival che ha rinunciato all’apporto della piattaforma streaming la quale accoglierà prossimamente il nuovo film di Scorsese, The Irishman, che annovera nel cast Robert De Niro ed Al Pacino.
Il regista di “Mein Streets” ha poi definito quel film come “il primo in cui vengono prepotentemente fuori le mie origini italiane.” “Fondamentale è stato per me anche il mio parroco che mi faceva leggere Graham Green. Lì è nata la mia passione per il cinema”, continua.
La Film Foundation
Nel corso della sua carriera, il regista del calibratissimo “The Wolf of Wall Street” ha realizzato pochissime commedie, un genere per cui dice di non essere portato. Di contro, nella sua filmografia ritorna spesso il tema della mafia che arriva ad un’ideale pacificazione con il prossimo “The Irishman”.
Innegabile è poi la passione di Scorsese per i classici del cinema che ha contribuito in qualche caso a restaurare attraverso l’attività della sua Film Foundation. Nella sua top five non può certo mancare Truffaut, e poi Bunuel, Renoir,il John Ford di “Sentieri Selvaggi” ed il Murnau dietro a “Sunrise”.
Incalzato da una domanda della platea, Scorsese ha chiuso l’incontro parlando del suo rapporto con la sceneggiatura, asserendo che nella maggior parte dei casi cerca di mantenersi quanto più fedele possibile agli storyboard, pur lasciando un margine di genuina improvvisazione ai suoi attori.
Il film “Donbass” apre “Un Certain Regard”
Il film “Donbass”, del regista ucraino Sergey Loznitsa, ha aperto i lavori della sezione “Un Certain Regard” presieduta quest’anno dal regista Benicio Del Toro che la condivide con: Annemaria Jacir, Kantemir Balagov, Virginie Ledoyen, Julie Huntsinger. La giuria assegnerà i suoi premi il prossimo venerdì 18 Maggio.
“Donbass”, la trama
In una regione dell’Ucraina Orientale, Donbass, guerra e pace si confondono, vita e morte si scambiano di posto, propaganda e verità si accavallano, odio e amore non si distinguono. La crisi dell’umanità inizia da qui.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento