In Giappone “Caravaggio. La verità nell’arte”
Appuntamento itinerante tra Sapporo, Nagoya e Osaka per i capolavori del Merisi che arrivano in Giappone in occasione della mostra “Caravaggio. La verità nell’arte”
Appuntamento itinerante tra Sapporo, Nagoya e Osaka per i capolavori del Merisi che arrivano in Giappone in occasione della mostra dal titolo “Caravaggio. La verità nell’arte”.
L’esposizione, costituita da circa 40 opere provenienti da importanti musei italiani e prestigiose collezioni private, sarà disponibile ai suoi visitatori fino al prossimo febbraio.
Dieci i capolavori che con certezza sono attribuiti a Caravaggio come il Bacchino Malato, il Davide con la Testa di Golia e il San Girolamo della Galleria Borghese. In mostra anche Il cavadenti degli Uffizi, il Suonatore di liuto ex Badminton, Maria Maddalena e la prima versione della Testa di Medusa.
Gli altri 30 dipinti sono presenti in mostra attraverso preziose copie d’epoca che testimoniano l’immediata fortuna della pittura del maestro lombardo e il mercato parallelo fiorito già nel Seicento che, raggiungendo quotazioni altissime, rispondeva alla domanda di prelati, nobili e ricchi banchieri.
L’esempio più evidente è rappresentato dall’Incredulità di San Tommaso. il capolavoro originale è conservato nella Pinacoteca del Palazzo di Sanssouci di Potsdam e solo per il XVII secolo sono documentate 36 copie del quadro, di cui 22 ancora esistenti.
La più bella e fedele, acquistata dopo la morte di Caravaggio dal cardinale Giovan Carlo de’ Medici e oggi nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi, è stata selezionata per la mostra giapponese.
L’esposizione, curata da Luigi Ficacci e Shigetoshi Osano per l’associazione culturale MetaMorfosi di Roma, si articola in tre sezioni: Caravaggio e i suoi contemporanei nella Roma del Seicento, Caravaggio e l’arte napoletana del XVII secolo e La Diffusione dello stile di Caravaggio.
Fino al prossimo 14 ottobre l’esposizione sarà presente all’Hokkaido Museum od Modern Art di Sapporo, si sposterà poi, dal 26 ottobre al 15 dicembre, al Museum of Art di Nagoya e, infine, all’Abeno Harukas Museum of Art di Osaka dal 26 dicembre al 16 febbraio.
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