Carlo Calenda: “Nessun sostegno a Conte”
Calenda molto duro sul Governo: “la crisi è una disdicevole farsa. Uno scontro tra due ego in un momento drammatico per il Paese”
Carlo Calenda, ospite di Start su SkyTg 24, non usa mezzi termini nel riassumere la situazione politica attuale. Se Giuseppe Conte si presentasse al Senato non c’è nessuna possibilità di discutere un eventuale appoggio all’attuale governo da parte dei due senatori del suo partito: Matteo Richetti ed Emma Bonino. Quindi il leader di Azione afferma: “L’unica linea possibile è che ci sia un governo di salvezza nazionale“.
Uno scontro tra egocentrici
Calenda sostiene la tesi secondo cui la crisi in atto non è altro che lo scontro tra due persone dall’ego smisurato. “Tutta questa crisi è incomprensibile. Renzi ha parlato per un’ora della inadeguatezza di Conte, come se lui stesso non avesse mai fatto parte del governo. Salvo poi aggiungere che non ha nessuna preclusione su Conte premier. E che, o è molto confuso o è molto ipocrita. Dall’altro lato Conte è passato dall’arroccamento alla passeggiata in piazza, con l’atteggiamento di chi pensa di essere il “padre della Patria”, conclude Calenda.
Le speranze e le perplessità del leader di Azione
“Può accadere di tutto”, afferma Calenda. “Non è escluso un Conte ter. Né che ci si avviti in una crisi che porti a un governo di scopo per le elezioni a luglio, prima del semestre bianco. È tutto confuso e poco governato. Ma è chiara una cosa: l’idea di gestire l’Italia con una coalizione di partiti che si erano odiati e che avevano confermato un premier pur avendolo detestato, era una assurdità. Mi auguro che tutte le forze politiche non anti europeiste, si rendano conto che siamo in una condizione gravissima con 80 mila morti per Covid. In vista di una terza ondata dell’epidemia.”
Calenda, conclude con la sua aspettativa: “In una situazione economica e finanziaria disastrosa si formi un governo di salvezza nazionale. Composto da persone che sappiano amministrare”.
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