Caro bollette, il Governo stanzia 7,5 mld per energia
Caro bollette, i punti sul tavolo del Governo. Dallo stanziamento di 6 miliardi di euro da destinare all'energia al fondo per le imprese
Il Consiglio dei ministri valuta nuove misure contro il caro energia, l’incontro è stato preceduto in mattinata da una cabina di regia cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Mario Draghi, i capi delegazione dei partiti di governo e i ministri dell’Economia Daniele Franco e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. A quanto si apprende non si sono registrate frizioni.
L’incontro avviene in un momento politico particolare, all’indomani delle votazioni sul Decreto Milleproroghe che ha visto una maggioranza spaccata a metà e il Governo battuto ben quattro volte nelle tranche di votazioni.
Tra le nuove misure, sono circa 7,5 i miliardi destinati ad interventi sull’energia che si sommano a quelli già stanziati. Le misure previste su energia riguardano il sostegno, l’accelerazione delle energie rinnovabili, aumento produzione e stoccaggio gas naturale in Italia.
La fetta più grande delle risorse è destinata al contenimento del costo dell’energia. Gli interventi hanno lo scopo di “evitare che l’impatto dei prezzi dell’energia sia troppo negativo” per la crescita, ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco. Tra questi è prevista la replica di quelli già attuati come l’azzeramento degli oneri di sistema sia per i piccoli che per i grandi utenti, l’abbattimento dell’aliquota Iva sul gas al 5%, e la conferma della protezione dei 3,5 milioni di nuclei familiari con redditi bassi che godono del bonus bollette.
Ulteriori 700 milioni di euro sono stanziati a favore delle cosiddette aziende “energivore”, cioè che richiedono grandi quantità di energia elettrica per operare correttamente, e 500 milioni per le imprese “gasivore”.
Nel dl sono presenti fondi per gli enti locali per 1,7 miliardi di euro: “L’incremento di 50 milioni del Fondo per ristorare i Comuni dell’Imposta di soggiorno, un Fondo straordinario per i Comuni di 200 milioni per far fronte ai rincari e di 50 milioni per Città Metropolitane e Province. Ci sono 900 milioni per il Fondo per la Rigenerazione urbana e destiniamo al Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici 100 milioni. 400 milioni sono destinati alle Regioni per le spese sanitarie”. A dirlo è il viceministro dell’Economia Laura Castelli.
In Cdm è stato approvato anche un decreto distinto per le correzioni alla cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus. Per i crediti dei bonus edilizi sarebbero possibili, oltre alla cessione del primo richiedente, “due ulteriori cessioni” ma solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”
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