. Per provare a snidare i gruppi parlamentari più restii alla fiducia, il Presidente della Repubblica
, che possa incarnare il ruolo di primo ministro con neutralità e autorevolezza, ma al tempo stesso godere del favore dei partiti che siedono in Parlamento. Due i nomi finora trapelati. Il primo è quello di
, docente di cooperazione allo sviluppo alla Luiss di Roma. Romana di 60 anni, è stata la prima donna segretario generale della Farnesina, nominata da Paolo Gentiloni. Dal 2008 al 2013 è stata
, e questo potrebbe giocare a suo favore nell’operazione che Mattarella vuole svolgere con il Parlamento.
La seconda persona è Marta Cartabia, milanese, 55 anni, attualmente vicepresidente della Corte Costituzionale grazie alla nomina avuta da Giorgio Napolitano nel 2014. Allieva del presidente emerito dell’Alta corte Valerio Onida e vicina a Giuliano Amato, è apprezzata da larga parte del mondo della sinistra.
vicina a Giuliano Amato, nominata all’Alta corte da Napolitano. Il suo nome rientro nella rosa che dovevano portare all’elezione di un nuovo capo dello Stato nel 2015, prima che il Parlamento si arenasse e decidesse per un secondo incarico al presidente Napolitano.
L’altissimo livello dei due profili, tuttavia, potrebbe non bastare a far riuscire l’operazione di Mattarella: molte forze politiche nei giorni scorsi hanno annunciato la contrarietà a qualsiasi governo non “politico”, preferendo tornare al voto.