Cava de’ Tirreni, restituito alla città il Castello di Sant’Adiutore
Il Castello di Sant’Adiutore è stato riconsegnato stamattina ai cittadini di Cava de' Tirreni

Il Castello di Sant’Adiutore è stato riconsegnato stamattina, 21 marzo, ai cittadini di Cava de’ Tirreni. Resterà aperto tutti i fine settimana dalle ore 9.30 alle 16.00, con la collaborazione dell’Ente Monte Castello e dell’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni, il parco circostante, che è stato completamente riqualificato, sarà pienamente fruibile tutti i giorni.
Una festa che ha visto la partecipazione di tanti cavesi e delle associazioni del folklore, che non hanno voluto mancare all’evento della riapertura di un simbolo identitario della città, restituito alla originaria struttura dell’anno mille.
Il Sindaco Vincenzo Servalli ha sottolineato l’importanza del momento: “sono particolarmente emozionato, questa non è solo una inaugurazione di un opera pubblica ma un atto d’amore verso la città e soprattutto verso le nuove generazioni. È stato il recupero di un pezzo importante della nostra storia e della nostra fede che stava letteralmente cadendo a pezzi ed era diventato addirittura inagibile. È un altro tassello importante di una città che in questi anni ha visto una trasformazione urbana senza precedenti, dai campi container diventati parchi, alla completa riqualificazione della porta sud che completeremo con la nuova piazza San Francesco”.
I lavori di restauro, conservazione e rifunzionalizzazione, sono stati finanziati con il Programma Integrato Città Sostenibile (Pics) per un importo di 2.186.195,00 euro del PO Fesr Campania 2014 – 2020 – Asse X, Azione 6.8.3.
“È stato un lavoro certosino, rigoroso nella ricostruzione anche storica, sotto l’egida della Soprintendenza – afferma la Consigliera comunale delegata ai Pics Anna Padovano Sorrentino – un ringraziamento ai tecnici ed alle maestranze che hanno praticamente ricostruito il nostro castello, ridandogli la dignità che aveva perso e recuperando i volumi originari, che oggi potranno essere spazi museali ed espositivi. È veramente una grande emozione poter rivedere di nuovo vivere il nostro simbolo più amato”.
Dopo il taglio del nastro al suono delle chiarine e dei rullanti dei Casali dei Trombonieri, a sancire la riapertura è stato il suolo delle due storiche campane. Il vicario generale dell’Arcidiocesi Amalfi Cava de’ Tirreni, don Beniamino D’Arco, con il cappellano del castello don Rosario Sessa, hanno officiato la Santa Messa sulla terrazza inferiore. Al termine gli “Amici di Monte Castello” hanno offerto le pietanze tipiche della tradizione, pastiera di maccheroni, panini con milza o con salame e un buon bicchiere di vino e i Trombonieri hanno sparato una salva di pistone.
“Ciò che celebriamo oggi – afferma il Consigliere comunale delegato alla Cultura, Armando Lamberti – non è solo il restauro di un monumento, ma una visione per il futuro. Il castello da luogo silente, testimone di avvenimenti storici, diventa oggi luogo di vita, un catalizzatore di incontri, cultura, identità, con i suoi spazi trasformati in sale museali ed espositive. È stato restituito finalmente alla città un luogo vivo, capace di raccontare storie, suscitare emozioni e ispirare nuove generazioni”.
I Presidenti dell’Ente Monte Castello, Mario Sparano e dell’Atsc, Paolo Apicella, hanno espresso la loro soddisfazione per il grande lavoro di recupero del Castello di San’Adiutore che con il Santissimo Sacramento che svetta sulla città, rappresentano i simboli fondanti delle Associazioni dei trombonieri e del loro impegno nel portare avanti la storia, la fede ed il folklore di Cava de’Tirreni.
Alle ore 20.00, dopo il suono delle campane di tutte le chiese della città, ci sarà uno spettacolo pirotecnico da monte Castello
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