Regno Unito, Polonia, Germania, Stati Uniti e Repubblica Ceca, da questi paesi provengono l’80% dei turisti recatisi in prossimità della centrale nucleare di Chernobyl. Ma non solo: a visitare il luogo, anche 22.468 persone residenti nella stessa Ucraina.
La più grande catastrofe nucleare della storia alimenta fascino oltre che terrore. Siamo di fronte ad un record inquietante e lo comunica l’Agenzia statale ucraina sulla sua pagina di Facebook: dall’inizio dell’anno si contano ben 107.000 visitatori nella zona di esclusione.
Secondo i dati, il flusso di turisti ha iniziato a crescere a marzo, registrano picchi lo scorso maggio: la tendenza ha avuto un boom dopo la premiere dell’omonima serie HBO, “Chernobyl“, che racconta il tragico incidente del 1986. Prima di quel momento, tra gennaio e febbraio, meno di 3 mila persone avevano sfidato le radiazioni per visitare l’area.
Altro dato allarmante è l’arresto, da parte della polizia ucraina, di “sei uomini entrati illegalmente (nella zona di esclusione di Chernobyl) a scopo di turismo estremo“. Secondo le prime indiscrezioni, i responsabile hanno tra i 20 e il 46 anni e sono tutti residenti a Kiev.
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