6 Aprile 2020 - 10:57

Chernobyl: incendio nella zona di alienazione, pericolo radiazioni

Chernobyl

A Chernobyl, all’interno della cosiddetta zona di alienazione, è divampato un incendio. L’area oggi risulta disabitata a seguito dall’esplosione della centrale nucleare avvenuta nel 1986. La notizia dell’incendio preoccupa per la diffusione di nuove radiazioni

A Chernobyl si ripresenta il problema delle radiazioni. La cosiddetta zona di alienazione è disabitata dal 1986, anno in cui si verificò la disastrosa esplosione della centrale nucleare. Un incendio divampato nelle ultime ore ha ridotto in cenere circa 100 ettari di foresta, evidenziando un dato preoccupante, quello del livello di radiazioni. Il quantitativo di radiazioni presenti nell’aria sarebbe più alto del normale.

A lanciare l’allarme è Yehor Firsow, capo del servizio ispettivo per l’ecologia che sottolinea come I parametri radioattivi non rientrino nella norma. È chiaro che l’incendio ha contribuito ancor più ad alterare un ecosistema salubre, già fortemente compromesso. Circa 130 vigili del fuoco stanno cercando di contrastare l’incendio scoppiato nella zona di alienazione di Chernobyl, un’impresa lunga 2600 chilometri quadrati.

La zona di alienazione di Chernobyl è oggi un’area abbandonata, occupata soltanto da poche e fatiscenti abitazioni. Sono più di 200 le persone che non hanno mai abbandonato la zona, nonostante l’ordine di sgombro. All’interno di quel pezzetto di mondo, il 26 aprile del 1986 la sorte del nostro pianeta è mutata in maniera irreversibile e molte delle patologie e delle malattie rare che affliggono l’uomo sono figlie di Chernobyl.