Chiara Ferragni, strategia per risollevarsi: ecco cosa farà
Chiara Ferragni ha elaborato una strategia per risollevare le sue aziende. L'imprenditrice starebbe lavorando a un riassetto
Una vita completamente stravolta. Il profilo Instagram di Chiara Ferragni racconta una vita lontana da quella a cui l’influencer ci aveva abituato. Da un mese sono scomparse le foto con i bambini. Al massimo compaiono delle story ma sempre senza mostrare il volto. Le foto con Fedez, addirittura, risalgono a dicembre scorso, prima che lui andasse a vivere in un nuovo appartamento. Non ci sono più nemmeno le foto con i brand.
L’unico brand a cui Chiara Ferragni fa pubblicità, infatti, è rimasto il suo. Da ciò che è successo a causa del caso Balocco in poi, la popolarità dell’imprenditrice digitale è in caduta libera, in picchiata senza avere la possibilità che ci possa essere una risalita. Tantissime aziende hanno rinunciato a farsi sponsorizzare dall’influencer. L’ultima è stata Pantene, che ha sostituito la sua ex testimonial con il volto della modella israeliana, Havi Mond.
Da tutto questo sembra però che Chiara Ferragni abbia deciso di iniziare una strategia di ripresa, soprattutto per le sue società. Appare infatti, almeno per ora, impossibile che l’imprenditrice milanese resti con le mani in mano a vedere il proprio impero sgretolarsi sotto i colpi di un caso sciagurato. Ma qual è il piano strutturato da seguire per tentare una specie di rinascita dell’impero che la stessa aveva creato precedentemente?
Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.
Chiara Ferragni: come si muove l’impero
L’impero di Chiara Ferragni si basa fondamentalmente su due società. La prima è la Fenice Srl, la società che gestisce il marchio Chiara Ferragni Brand. Il general manager è Fabio Maria Damato, l’uomo di cui si è tanto parlato soprattutto per le accuse di Fedez. La seconda è Tbs Crew Srl, la società che si occupa del sito The Blonde Salad e di consulenza.
Al momento sembra che Fenice Srl sia al centro della strategia di sopravvivenza di Chiara Ferragni. Nel 2021 il fatturato era di 6,4 milioni di €, con un utile di 1,9 milioni di €. Nel 2022, ultimo bilancio disponibile, il fatturato era di 14,2 milioni di € con un utile di 3,4 milioni di €. Ora è proprio da qui che sta ripartendo la strategia di Chiara Ferragni per uscire dalla crisi.
Fenice Srl, infatti, starebbe lavorando ad un aumento di capitale. Un vecchio adagio della politica statunitense recita “When in trouble, go big”, “Quando hai problemi diventa più grosso“. Il quotidiano romano rivela infatti che nella società potrebbe entrare AVM Gestioni SGR Spa, il fondo guidato da Giovanna Dossena.
Il suo ingresso nella Fenice Srl partirebbe da Alchimia, società guida da Parolo Barletta che al momento risulta il primo azionista di Fenice con il 39,9% delle quote. Ma quanto varrebbe Fenice Srl? E come aiuterebbe Chiara Ferragni?
Chiara Ferragni: la strategia di Fenice Srl
Nel 2023, alla fine di un riassetto societario, era circolata la notizia che Fenice Srl valesse 75 milioni di euro. E questo è il valore che ancora viene riportato in diversi articoli di giornali collegati al Fenice Srl. Il 26 Aprile scorso, però, Franco Bechis, direttore di Open, ha diffuso una nuova perizia che, di fatto, smentisce il valore. Nella perizia si legge che in base alla situazione patrimoniale del 30 settembre 2022 il valore di Fenice Srl “può essere così determinato: 4.735.000 euro”. Cifra parecchio lontana da quei 75 milioni.
Dunque il piano di Chiara Ferragni potrebbe non essere poi così tanto sicuro. In una prossima valutazione potrebbe pesare anche tutto il danno di immagine legato al caso Balocco. Sempre il Messaggero riporta una dichiarazione attribuita a Fenice Srl in cui si spiega che al momento per i dati del 2023 l’impatto non è stato ancora netto: “I dati di bilancio 2023 risentono solo in parte dell’eventuale diminuzione delle vendite”.
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