22 Aprile 2020 - 15:26

Christian Musella: l’influencer che sogna il Grande Fratello

Christian Musella influencer intervista

Intervista esclusiva a Christian Musella, influencer di Scampia, “salvato” dal web: “Questa pandemia farà venire fuori la vera natura delle persone

 “Il web mi ha aiutato a creare qualcosa di mio, in un contesto nel quale il mio destino sarebbe stato già segnato”. A parlare così, dall’altra parte del telefono è Christian Musella, influencer 22enne nato a Scampia, che nel web ha trovato una vita nuova, alternativa.

Per farmi raccontare la sua storia, lo “strappo” alla preparazione di un video motivazionale contro il Coronavirus che lui ed altri amici stanno preparando: “Questa pandemia farà venire fuori la vera natura delle persone: io sono uno abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno e cerco di sfruttare questo tempo al meglio, per imparare cose nuove per esempio. Lo sai che mi sono addirittura fatto la palestra in casa?

Come, la palestra in casa?

Sì. Appena ho capito che la situazione Coronavirus non mi avrebbe più permesso di andare in palestra, ho comprato su internet qualche attrezzo e, da allora, mi alleno in casa almeno due volte al giorno. Penso proprio che neppure quando sarà possibile, tornerò in palestra. Risparmierò dei soldi per qualcos’altro (ride). Vedi? Non tutti i mali vengono per nuocere.

Qual è la prima cosa che farai una volta finito il lockdown?

Non vedo l’ora di rivedere gli amici e poi… mi manca molto camminare nel parchetto del mio quartiere ascoltando musica yoga.

La musica per noi italiani, e ancor di più forse per chi è nato a Napoli, è una sorta di appendice. Mi viene in mente il flashmob di qualche settimana fa sulle note di “Abbracciame” di Andrea Sannino…

Sì! È stato un bel momento di comunità… affacciandoti al balcone potevi sentire la canzone provenire da ogni angolo della città. Allo stesso tempo, però, questo gesto non è stato immune da critiche: come si può cantare mentre in altre case c’è qualcuno che piange la morte di un proprio caro a causa del Coronavirus?

Tutto è cominciato da una foto

La carriera da influencer di Christian Musella inizia su Facebook nel 2013 quando, a ben vedere, una parola per descrivere la figura di colui che sponsorizza prodotti di varia natura tramite i social, non era ancora entrata nei vocabolari: “La mia prima collaborazione è stata con una nota azienda svedese produttrice di orologi. Mi sono domandato spesso come abbiano fatto a notarmi. Forse perché, all’epoca, sponsorizzavo i miei post investendo piccole somme.

Nel 2014 la creatività di Christian approda anche su Instagram, ed anche qui il nostro intervistato si dimostra in netto anticipo sulle mode, poiché in quegli anni il social per immagini non era così utilizzato come oggi: Al profilo che uso oggi ho affiancato anche la creazione di un blog in cui do consigli sulla moda e sugli stili di vita: una sorta di blog motivazionale. E mi piacerebbe crescere ancora”.

Fino ad arrivare dove?

Non ti nascondo che mi piacerebbe entrare nel mondo della televisione, per esempio facendo un reality show.

Allora facciamo un appello a Barbara d’Urso per la prossima edizione del Grande Fratello…

Facciamolo! (ride) A parte gli scherzi, credo davvero che non sia vero l’adagio secondo cui i nuovi media, i social in questo caso, abbiano “ucciso” la televisione: credo che le due cose si alimentino a vicenda. Ai vip, per esempio, i social servono per avere un contatto diretto e soprattutto quotidiano con i fans, che altrimenti si ridurrebbe “all’incontro” televisivo settimanale.

 I social non hanno ucciso la TV. E ti hanno “salvato”.

Quando nasci in un contesto come il mio, hai il destino già segnato: sta a te inventarti qualcosa di tuo, costruirti un’alternativa; i social mi hanno salvato, sì. Mi hanno evitato cattive strade. Se non ci fosse stato Instagram, le foto, le collaborazioni, non so dove sarei io adesso. Conosco tante persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna, e adesso sono morte o in carcere.

La tua fortuna è anche avere alle spalle una famiglia umile, che ti sostiene.

Assolutamente sì. Siamo in cinque: io, mio fratello Marco, mia sorella Noemi e i miei genitori. Ecco, loro sono felici per quello che faccio, e spesso mi aiutano a mantenere i piedi per terra mettendomi in guardia dai pericoli che potrebbero esserci sul web.

A proposito di pericoli e potenzialità del web: avverti il senso di responsabilità rispetto ai messaggi che lanci, da influencer, al tuo pubblico in un periodo così complicato come quello che stiamo vivendo?

Sui social tendo sempre a rimanere me stesso, dico le cose così come le penso, senza filtri. Ma è vero, quando si lanciano messaggi su temi particolari, bisogna stare molto attenti, soprattutto a non creare confusione tra coloro che ti seguono, affidandosi a fonti attendibili e veritiere.

Il pallone

Prima di diventare un apprezzatissimo influencer del web (che conta ad oggi circa mezzo milione di follower) Christian è stato anche un promettente portiere: Nel 2015 ho militato in una squadra di eccellenza toscana: è stata una bella esperienza anche dal punto di vista umano, poiché per la prima volta ho vissuto fuori casa. Lavavo, stiravo e facevo la spesa da solo. Anche per questo ci vuole carattere: ho visto persone piangere dopo un mese perché volevano tornare a casa dalla mamma”.

Cara Barbara (d’Urso) sei avvisata: ci sembra di capire che il temperamento a Christian Musella non manchi.