21 Ottobre 2021 - 12:58

Claudio Baglioni celebrerà su Canale 5 i suoi 50 anni di carriera

Claudio Baglioni

Davide Maggio ha svelato che Claudio Baglioni sarà il protagonista di “Uà”, il nuovo show per celebrare i suoi 50 anni di carriera. Ecco l’origine del nome

Come ha svelato Davide Maggio, prossimamente su Canale 5, per celebrare i 50 anni di carriera, Claudio Baglioni sarà il protagonista di “Uà”, lo show che gioca sulle parole di una delle canzoni nel suo ultimo album “In questa storia che è la mia“. Il brano in questione è Uomo di varie età, che nel promo si trasforma in Uomo di Varietà, fino a divenire “Uà”, espressione napoletana che esprime stupore.

Opera-Concerto

Nell’attesa di scoprire altre informazioni sullo show, in occasione della Festa del Cinema di Roma, stasera al Teatro dell’Opera a Roma, andrà in onda la proiezione dell’opera-concerto tratta dall’ultimo album di inediti dal titolo “In questa storia che è la mia“. Inoltre, l’opera arriverà anche nelle sale cinematografiche italiane per tre giorni: 2-3-4 novembre.

La ferita dei teatri vuoti ci ha colpiti al cuore e faticherà a rimarginarsi – racconta Claudio Baglioni – Per questo ho cercato di contribuire a riempire quel vuoto, portando in dono al teatro tutto quello che avevo da dare. Musica e parole, naturalmente. Ma anche un’Opera – “In questa storia che è la mia” – che fonde recitazione, danza, gesto, giochi di luci e suoni, “quadri” animati da performer, e nella quale grande orchestra, coro lirico, coristi e band diventano co-protagonisti della narrazione. Ognuno di noi – con la propria arte, sensibilità, intensità, espressività – ha provato a cancellare il vuoto del teatro, riempiendolo, letteralmente, di vita. E, così, tutto – palcoscenico, golfo mistico, platea, palchi, loggioni, foyer, corridoi, backstage – è diventato scena“, ha dichiarato il cantautore.

Uno spettacolo totale in uno spazio scenico totale, nel quale – per la prima volta – l’idea wagneriana dell’arte totale si realizza in una architettura totale. “IN QUESTA STORIA CHE È LA MIA” è davvero uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali. E non solo perché in “tempi normali” non sarebbe mai stato possibile concepirlo né realizzarlo ma, soprattutto, perché credo ci sia bisogno di idee eccezionali per aiutare certe ferite a rimarginarsi, e trasmettere le energie che servono a fare di dolore, difficoltà e privazioni i semi per costruire un futuro nuovamente degno di questo nome, ha concluso Claudio Baglioni.