Claudio Marchisio ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Il centrocampista, dopo la rescissione con lo Zenit per i troppi problemi fisici, è rimasto senza contratto. Le offerte delle squadre italiane non mancavano ma Marchisio le ha rifiutate, per una questione d’amore verso la sua Juve che va oltre il calcio.
Prima della parentesi russa, infatti, Marchisio aveva indossato la maglia bianconera da quando aveva 6 anni. Tutta la trafila con le giovanili, qualche anno in prestito, ma sempre con la testa alla Juve. Il momento di massimo splendore del centrocampista è l’anno dell’ arrivo di Antonio Conte, che lo valorizza a tal punto da farlo diventare il centrocampista più richiesto dalle big d’Europa.
Sette campionati di Serie A consecutivi (dal 2011-12 al 2017-18), uno di Serie B (2006-07), tre Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015) e quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-18): questo il suo invidiabile palmares con la Juventus.
I suoi ottimi rapporti con la dirigenza bianconera e alcuni ex come Barzagli fanno pensare a un suo possibile ingresso nello staff tecnico juventino. Marchisio, però, potrebbe anche dedicarsi ad altro come l’imprenditoria dove ha già avviato vari progetti.
Tutte teorie che domani verranno confermate o smentite. Domani nella sala “Umberto e Giani Agnelli” dell’Allianz Stadium si chiuderà la carriera di uomo legato alle sue origini.
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