23 Novembre 2019 - 12:02

Colombia, proteste contro il presidente: uccisi tre poliziotti

Colombia

Colombia nel caos per le proteste di piazza: almeno 273 feriti negli scontri con la polizia durante lo sciopero nazionale. Amnesty International: “Garantire diritto a manifestare”

A Bogotà, in Colombia, il clima è incandescente. Migliaia di persone in strada in sciopero nazionale per protestare contro le politiche economiche del presidente Ivan Duque e in difesa degli accordi di pace siglati dal suo predecessore con le FARC.

La protesta è subito sfociata in guerriglia. Alla fine il responso è drammatico: un bilancio di 3 morti e 273 feriti. Le vittime sono poliziotti uccisi in un attacco con esplosivi avvenuto contro una stazione di polizia a Santander de Quilichao. Il Governo colombiano aveva disposto il coprifuoco a Bogotà per la presenza di gravi incidenti, ovvero scontri, saccheggi e blocchi stradali, legati alla giornata di sciopero nazionale di giovedì.

Hanno animato le proteste diverse associazioni di studenti, femministe e ambientaliste. Il comitato nazionale dello sciopero, secondo quanto riportato dal quotidiano locale El nuevo siglo ha sollecitato un incontro con il presidente per discutere “il dissenso contro il pacchetto di misure regressive in materia di economia, politiche sociali, lavoro e ambiente”. Duque ha cercato di alleviare gli animi: “Il nostro è un governo che ascolta, il dialogo è la bandiera del principale del mio esecutivo. Lo intensificheremo con tutti i settori della nostra società.”

Il direttore di Amnesty per le Americhe, Erika Guevara, riferendosi ai fatti accaduti di recente in Cile e Bolivia ha dichiarato:”Invece di replicare le tristi scene di repressione violenta che abbiamo visto in gran parte della regione negli ultimi mesi, il governo del presidente Ivan Duque deve garantire il diritto legittimo delle persone a manifestare pacificamente.”

Le autorità colombiane devono porre fine alla violenta repressione delle manifestazioni, all’uso eccessivo della forza e alle detenzioni arbitrarie. Le proteste in Colombia rappresentano una rivendicazione legittima dei diritti umani.” così conclude il rapporto Amnesty.