12 Giugno 2021 - 18:35

Come calcolare l’Iva. Ecco tutti i passaggi

Iva

Vi siete mai chiesti come calcolare l’Iva? O cos’è e qual è la sua storia? In questo articolo troverete tutte le risposte

Come calcolare l’Iva? Perché l’Iva è al 22%? Perché è stata inserita e a che cosa serve? In questo articolo proveremo a rispondere a tutte queste domande. Sicuramente ognuno di noi nella propria vita avrà sentito almeno una volta nominare questa imposta e spesso, come se fosse un qualcosa imposto dall’alto, non ci siamo posti più di una domanda pensando che fosse così da sempre. Ma se oggi siete qui e perché volete sapere qualcosa di più e, soprattutto, come calcolare l’Iva.

Iniziamo subito col specificare che Iva è l’acronimo di Imposta sul valore aggiunto ed è un’imposta adottata nel 1968 da parte di numerosi paesi nel mondo. Si tratta di un contributo richiesto ed applicato sul valore aggiunto di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi. Cosa significa? Significa che su ogni prodotto che acquistiamo, sia esso un bene fisico o un servizio, viene applicato un’aggiunta di prezzo che va a confluire sul prezzo finale.

Ma facciamo un passo indietro e capiamo la storia dell’Iva.

Nascita ed inserimento dell’Iva

L’imposta sul valore aggiunto, ovvero l’ Iva, è un’imposta adottata da sessantotto paesi del mondo e applicata sul valore aggiunto di ogni fase della produzione e di scambio di beni e servizi. 

Il 25 marzo 1957, l’Italia stipula con Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi, due accordi tra cui quello che sancisce la nascita della Comunità Economica Europea. Tra gli obiettivi prefissati vi è quello di armonizzare il sistema fiscale, portato avanti nel 1965 col successivo Trattato di fusione.

Questo si traduce nella volontà di creare un sistema di valore comune per tutti i paesi della Comunità Economica Europea. Nella direttiva si descrive un sistema comune di imposta che: “consiste nell’ applicare ai beni ed ai servizi un’imposta generale sul consumo esattamente proporzionale al prezzo dei beni e dei servizi, qualunque sia il numero di transazioni intervenute nel processo di produzione e di distribuzione antecedente alla fase dell’imposizione”.

Dunque, l’Iva non è una pratica che interessa solo l’Italia ma come abbiamo ben visto tocca diversi paesi. Cosa che la differenzia è il suo valore. In Italia attualmente il valore dell’Iva è al 22% ma per esempio nella vicina Germania l’Iva ammonta al 19% o la Francia che ammonta al 20%. Questi cambiamenti dell’Iva, che comportano di conseguenza un aumento dei prezzi del prodotto finale, sono frutto di scelte politiche che ogni paese autonomamente può scegliere.

In Italia si è spesso parlato di una diminuzione dell’Iva ma per il momento il suo valore resta ancorato al 22%. Basti pensare che nel 1971 il valore dell’Iva era solo del 12%. In 50 anni è raddoppiato.

Caratteristiche dell’Iva

Prima di introdurre il tema principale di questo articolo, ovvero come calcolare l’Iva, facciamo un ultimo chiarimento sulle caratteristiche principali dell’Iva. L’IVA è un’imposta sui consumi, il cui calcolo si basa sull’incremento di valore che un bene o servizio acquista a ogni passaggio economico, ovvero il valore aggiunto, a partire dalla fase di produzione del bene o servizio fino al suo consumo finale. 

Nel valore aggiunto sono comprese eventuali accise, ovvero tasse sulla produzione o fornitura che il venditore scarica sul consumatore finale: mentre per il soggetto passivo d’imposta, come l’imprenditore, l’IVA resta neutrale, questa rappresenta un costo solo per i soggetti che non possono esercitare la detrazione, e dunque per i consumatori finali

Quindi prima di vedere come si calcola l’IVA, vediamo quali siano i due protagonisti:

  • Consumatore finale, ovvero il contribuente di fatto che, pur non essendo soggetto passivo dell’imposta, ne sopporta l’onere economico;
  • Contribuente di diritto, di norma un imprenditore o un professionista, che ricopre il ruolo di soggetto passivo d’imposta, sebbene questa per lui resti neutrale.

Dunque, l’IVA è un tributo di tipo impositivo:

  • Generale, perché tendenzialmente colpisce tutti i beni e servizi, tranne quelli espressamente esonerati dalla normativa;
  • Trasparente, perché distinguibile in occasione di ciascuna operazione;
  • A pagamenti frazionati, in quanto ad ogni passaggio il fisco incassa una frazione del tributo totale spettante.

Affinché un’operazione sia assoggettata ad IVA, devono essere rispettati dei presupposti:

  1. Oggettivo: cessione di beni o di prestazione di servizi;
  2. Soggettivo: deve essere effettuata nell’esercizio di imprese, arti o professioni, mentre non sono soggette a IVA le vendite tra privati; 
  3. Territoriale: deve essere effettuata sul territorio statale.

Come calcolare l’Iva

Eccoci giunti alla parte finale dove capiremo come calcolare l’Iva. Finora abbiamo compreso come l’Iva sia un valore percentuale applicato sulla base di un valore imponibile del bene o servizio per calcolare il prezzo finale di un bene. 

Il calcolo dell’IVA viene effettuato a partire dal valore reale della merce e dalla sua classe merceologica. Viceversa se il quesito che ti sta ponendo è sapere su un bene acquistato quanto sia stata importante l’incidenza dell’imposta bisognerà utilizzare lo scorporo IVA

I termini necessari per comprendere come calcolare l’Iva sono:

  • Imponibile: valore esentasse di un bene o servizio;
  • IVA: tassa percentuale calcolata sull’imponibile;
  • Totale: somma delle due suddette voci. 

Dunque, partendo dal valore dell’imponibile, puoi calcolare l’IVA utilizzando questa formula:

IVA = imponibile x 22 : 100

Calcolata l’IVA, ti basterà sommare questo valore all’imponibile per ottenere il totale:

Totale = Imponibile + IVA

Lo scorporo Iva

Ed eccoci all’ultimo paragrafo della nostra guida su come si calcola l’IVA. Parliamo di scorporo IVA, un calcolo grazie al quale si sottrae dall’importo pagato l’ammontare dell’IVA. In questo modo potrai conoscere la cifra da corrispondere al Fisco e la base imponibile del bene. 

È un’informazione fondamentale per verificare la proporzione di crediti e dei debiti nei confronti di fornitori e Fisco. Per effettuare lo scorporo IVA puoi utilizzare questa formula: 

100 : aliquota IVA = base imponibile : importo lordo

Ricorda: l’importo lordo corrisponde a quello effettivamente versato (netto + IVA), mentre lo scorporo viene effettuato in funzione del valore 100 + IVA.