Conte torna in Italia? Con il decreto ‘crescita’ risparmio di 7 milioni
Una norma presente nel decreto “Crescita” permetterebbe ai club interessati ad Antonio Conte di risparmiare molti milioni. Inter e Roma in pole
Il nuovo decreto “Crescita” è stato pubblicato lo scorso 30 Aprile in Gazzetta Ufficiale. All’articolo 5 di questo decreto troviamo una norma sul “rientro dei cervelli” che concede agevolazioni fiscali a chi torna a lavorare nella Penisola dopo aver trascorso almeno due anni all’estero. Tra i beneficiari di questa norma rientrerebbe a pieno titolo l’ex CT azzurro Antonio Conte che viene dall’esperienza in Inghilterra al Chelsea.
Le società che più si sono mosse nell’ultimo periodo per ingaggiare il tecnico pugliese sono Inter e Roma. Entrambe le società hanno messo in preventivo un esborso economico importante per il nuovo tecnico ma ora per loro si aprono prospettive ben più “economiche”. Considerando che l’ingaggio di Conte dovrebbe essere intorno ai 10 milioni netti annui, il costo per la squadra lordo dovrebbe aggirarsi intorno ai 13 milioni annui invece di 20 dato che la norma dell’articolo “crescita” prevede una tassazione solo del 30% del reddito, a patto che il contratto sia di almeno 24 mesi.
Questa norma potrebbe aiutare tutto il calcio italiano. Per le regioni del sud la tassazione si abbassa addirittura fino al 10% e inoltre le agevolazioni valgono non solo per i cervelli nostrani di rientro ma anche per i talenti stranieri. Possono quindi aprirsi scenari di calciomercato interessanti nei prossimi mesi e le squadre italiane potranno finalmente godere di qualche agevolazione fiscale per provare a fare maggiore concorrenza ai colossi europei.
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