Questa volta non sono stati solo i convenevoli diplomatici e il piacevolissimo ambiente del castello di Meseberg a fare da cornice. L’intesa tra i due leader europei è stata sincera, l’atmosfera molto distesa. Conte e la Merkel si sono incontrati, in vista dell’ultima tappa del tour europeo del premier. Un’opportunità per parlare ancora una volta del progetto relativo al Recovery Fund e agli aiuti europei. Le differenze tra Roma e Berlino, però, restano ancora nei dettagli. E attualmente sembrano insanabili.
“L’Italia è stata colpita in modo particolarmente pesante dalla pandemia del Coronavirus e gli italiani hanno reagito con straordinaria disciplina. Michel ha fatto una proposta che prevede che i singoli governi nazionali trattino con la Commissione su come i fondi vengano spesi e investiti e alla fine è il Consiglio europeo a dover decidere e ad approvarli con una maggioranza qualificata.” ha dichiarato Angela Merkel.
Conte, dal canto suo, ha detto: “La recessione provocata dal virus è molto spinta e serve una solida, forte e coordinata risposta a questa crisi di dimensioni epocali. I leader dell’Unione siano consapevoli del momento storico. Se al Consiglio non venisse raggiunta un’intesa rischiamo di ritardare una ripresa delle nostre economie e non conviene a nessuno lasciare correre la crisi. Perché in gioco ci sono i valori stessi dell’UE e gli interessi comuni. C’è il rischio della frammentazione del mercato unico.”
Il cammino resta tortuoso anche a causa dei Paesi rigoristi. Ma uno spiraglio è stato aperto.
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