23 Aprile 2016 - 12:17

Cop21, Renzi firma l’accordo di Parigi sul clima

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Cop21: sono 175 i Paesi che hanno ratificato il documento per quanto riguarda l’accordo di Parigi sul clima, tra cui anche l’Italia

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La questione ambiente è un fattore estremamente importante che non va assolutamente sottovalutato. E la Cop21 sembra essere la dimostrazione di quanto l’argomento sia serio.

A firmare vi è anche Matteo Renzi  sottoscrivendo l’accordo sul clima raggiunto alla Cop21 di Parigi. Alla cerimonia nel Palazzo di Vetro presenti 175 Paesi. Insieme tutti, per siglare il trattato che certifica le sfide climatiche ed energetiche del futuro stilato il 12 dicembre scorso al termine della XXI Conferenza sui Mutamenti Climatici.

Secondo quanto riporta “La Repubblica“, Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon all’apertura della cerimonia ha ricordato l’inizio di un percorso difficile, ma necessario e soprattutto ”urgente”, incentivando tutti i Paesi a “muoversi rapidamente per unirsi all’accordo a livello nazionale in modo che possa diventare operativo il più presto possibile”.

Il richiamo  di questo evento risulta ancora più urgente oggi, in quanto tutto il mondo celebra la “Giornata della Terra”. L’occasione è importante e Renzi, ha tenuto a sottolineare il ruolo di protagonista dell’Italia nel quadro dell’impegno mondiale per l’ambiente, ribadito anche dal ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti su Twitter: “Che emozione, il mondo a Nyc firma l’accordo raggiunto alla Cop21. L’Italia e l’Europa ci sono, da protagoniste

Ma chiaramente c’è tutto il resto del mondo che è chiamato ad impegnarsi al fine di migliorare le condizioni climatiche, cercando di far diminuire il surriscaldamento globale, il quale non sta portando poche conseguenze.

Tra i sessanta i capi di Stato e di governo seduti al tavolo per firmare l’accordo nato a Parigi, vi è anche il presidente François Hollande il quale ha affermatoQuesta volta bisogna tradurre l’accordo di Parigi in azioni per fare fronte all’emergenza “e, il vice premier cinese Zhang Gaoli, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il Segretario di Stato Usa John Kerry.

Dove proprio a loro Leonardo Di Caprio si è rivolto sottolineando: «Il mondo vi sta guardando. Voi siete l’ultima migliore speranza della Terra, noi vi chiediamo di proteggerla o tutti noi, tutte le creature viventi, saremo storia” “Voi sarete applauditi dalle future generazioni o sarete condannati. Potremmo avere onore e disonore: solo noi possiamo salvare o perdere l’ultima speranza della Terra. Il nostro compito è questo: voi siete l’ultima migliore speranza della Terra».

A sottolineare  nuovamente l’importanza dell’evento, vi è anche la ministra per l’Ambiente francese Ségolène Royal, la quale sottolinea: «Mai un accordo internazionale è stato firmato da molti paesi in un giorno». Infatti, il record precedente è stato raggiunto solo nel 1982, quando 119 paesi hanno firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

L’accordo per entrare in vigore nel 2020, deve essere firmato da almeno 55 Paesi che rappresentano almeno il 55% delle emissioni di gas serraIl documento, mira a limitare la temperatura media globale entro i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali. Tra gli obiettivi anche l’incremento dei finanziamenti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e lo sviluppo di strumenti resilienti nei confronti dei cambiamenti climatici. Tra i firmatari anche Stati Uniti, Unione europea, Cina e Russia.

Mentre infine, il WWF afferma :«Mentre la firma dell’accordo di Parigi entra nella storia come un passo importante negli sforzi climatici globali, anche le temperature planetarie e gli impatti climatici stanno scrivendo un pezzo di storia del Pianeta. Il mese scorso si è registrato il marzo più caldo che mai, dopo 11 mesi consecutivi di temperature record. Una delle peggiori siccità ha colpito l’Africa orientale e meridionale, il 93% della Grande Barriera Corallina è stato colpito dallo sbiancamento dei coralli e la calotta glaciale della Groenlandia sta affrontando una stagione anticipata di fusione dei ghiacci, con temperature record che hanno sfiorato i 20°C sopra la media». 

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