Coronavirus, i bambini non si ammalano ma possono trasmettere il virus

Un recentissimo studio ha confermato la carica virale del coronavirus anche nei bambini. Buone notizie per loro ma attenzione a genitori e nonni

Uno dei temi tanto dibattuti in questi ultimi mesi, è stato senz’altro quello che riguarda l’impatto del coronavirus su bambini e adolescenti. Le domande al vaglio degli scienziati sono fondamentalmente due ed entrambe sono volte a spiegare perché – fortunatamente – i bambini non si ammalano: il virus attacca i bambini ma non riesce a riprodursi? Il virus attacca i bambini, non si manifesta ma può essere trasmesso?

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Le implicazioni che portano le risposte a queste due importanti domande, potrebbero essere essenziali per programmare ad esempio, la riapertura delle scuole il prossimo settembre. A tal proposito, giungono come manna dal cielo, due studi condotti in Germania ed in Svizzera che hanno preso in esame proprio la presenza del virus all’interno dell’organismo di bambini e adolescenti.

Lo studio del Charité di Berlino

Il primo studio, come riportato da Medical Facts, è quello portato avanti da Christian Drosten, virologo della Charité di Berlino e consigliere del governo tedesco per questa pandemia. Questa ricerca ha analizzato circa 3700 tamponi di soggetti risultati positivi al coronavirus, differenziandoli in base all’età degli stessi. I risultati indicano una chiara risposta della prima delle due domande: anche i bambini si ammalano. Il virus, infatti, attacca e si replica all’interno dell’organismo di bambini e adolescenti allo stesso modo degli adulti.

Lo studio dell’Università di Ginevra

A rispondere, invece, alla domanda se il virus si trasmette a partire dai bambini, è un altro studio dell’Università di Ginevra. In questo caso, i ricercatori hanno indotto la replicazione del coronavirus presente nei campioni studiati, riuscendoci in circa il 50% dei casi. Questo indica, in maniera chiara, che i bambini seppur non ammalandosi, sono un potente serbatoio virale in grado di infettare gli adulti.

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Le prospettive

In questo momento, qualsiasi nuova scoperta sul coronavirus aiuta a comprenderne meglio alcuni aspetti in modo tale da poter agire di conseguenza. Nella fattispecie, purtroppo, la scoperta indica il possibile pericolo che scaturirà al momento della riapertura delle scuole. Infatti, nelle aule potrà esserci una grande circolazione virale tra i bambini che non manifesteranno la malattia ma che potranno inevitabilmente trasmetterlo ai genitori e ai nonni. Grazie a questa scoperta, però, sarà possibile prendere le dovute precauzioni da parte delle autorità competenti in modo da garantire – ma anche conciliare – il diritto alla salute e quello all’istruzione.

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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