Coronavirus, Borrelli: “Prepariamoci a stare in casa anche il 1 Maggio”
La quarantena prolungata al 13 Aprile a causa del Coronavirus. Le festività di Pasqua in casa, Borrelli aggiunge “Forse anche il 1 Maggio”
“Credo che non passerà questa situazione per quella data (13 Aprile). Dovremo stare in casa per molte settimane“. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi“. Il Coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.
Il 2020 si prepara ad essere l’anno della distanza sociale, della crisi economica e delle festività chiusi in casa senza amici e parenti. L’obiettivo comune è quello di sconfiggere questo virus.
Intanto continuano le polemiche tra Regione e Governo, in particolare con la Lombardia, la regione più colpita dall’emergenza coronavirus. Il governo “ha garantito alle Regioni le risorse per i dispositivi di protezione individuale e per quelli necessari al superamento dell’emergenza“.
“In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza – ha aggiunto Borrelli – ma nel momento in cui c’è stata l’emergenza è dovuto intervenire il governo”. E a chi gli chiedeva se fosse necessario alla fine dell’emergenza rivedere il titolo V della Costituzione – stabilisce il rapporto tra regioni, province, comuni – per evitare in futuro gli stessi problemi e gli stessi balletti sulle responsabilità che si stanno verificando oggi, Borrelli ha risposto che “è evidente”.
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