Coronavirus, cellule staminali per rigenerare i polmoni

Le cellule staminali per curare e rigenerare i polmoni dei pazienti con coronavirus. La ricerca è stata coordinata dall’Università di Pavia

Dalla fine del 2019, l’intera popolazione mondiale ha dovuto fare i conti con l’ormai famoso coronavirus, trend topic di tutti i motori di ricerca del web. Come più volte spiegato, si tratta di un virus sconosciuto fino a pochi mesi fa ma affine ad altri già studiati. Solo adesso, a distanza di mesi e dopo quasi 6 milioni di contagi in tutto il mondo, si può iniziare a capire alcuni aspetti del SARS-CoV-2. Al momento non esiste una cura specifica né, tantomeno, un vaccino e l’approccio terapeutico più efficace ed imprescindibile per i casi più gravi risulta essere la ventilazione polmonare.

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La polmonite interstiziale causata dalla cascata infiammatoria richiede molto spesso l’utilizzo di ausili per la respirazione, sebbene i danni polmonari siano una conseguenza molto frequente. Nonostante questo, molte terapie attualmente al vaglio stanno dando ottimi risultati e, fra queste, sembra essercene una portata avanti anche dall’Università di Pavia. La cura utilizza cellule staminali mesenchimali che sembrano produrre una risposta antinfiammatoria, immunomodulatrice e rigenerativa del tessuto polmonare.

Le cellule staminali mesenchimali

Il team di studiosi dell’Università di Pavia, visti i già ottimi risultati delle staminali mesenchimali in altre patologie di di natura polmonare, ha deciso di testare la stessa terapia anche in pazienti affetti da coronavirus. I risultati, pubblicati sulla rivista Cells, sono incoraggianti sebbene ancora al vaglio dell’intera comunità scientifica. Le cellule staminali mesenchimali sono state prelevate da un campione di cordone ombelicale e sono state somministrate, in un numero pari a 5 × 107, per tre volte a distanza di tre giorni ad una paziente donna affetta da Covid-19.

Già dopo la seconda somministrazione, la donna è stata estubata e alcuni valori di riferimento analizzati a partire da prelievo di sangue sono pian piano ritornati alla normalità. In uno studio affine, condotto dal Dr. Leng, la somministrazione di cellule staminali mesenchimali è stata fatta in un’unica soluzione a sette pazienti con un dosaggio di 1 × 106 per chilogrammo. Anche in questo caso, i risultati sono stati incoraggianti ed i sintomi derivati dal coronavirus si sono risolti nel giro di alcuni giorni.

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Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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