Coronavirus, Gravina: “Concludere la Serie A in autunno è un’ipotesi”
Il presidente della FIGC, non esclude la possibiltà di giocare fino a settembre e ottobre: “È una modalità per evitare di compromettere due stagioni”
Giorno dopo giorno ci si rende sempre di più conto della gravità dell’emergenza Coronavirus. Ecco quindi che le ipotesi di ripartenza si fanno sempre più lontane. A parlare è Gabriele Gravina, presidente della FIGC che intervistato da Enrico Varriale per la Domenica Sportiva, svela:“Serie A fino a settembre-ottobre? E’ una ipotesi”.
Soltanto un’ipotesi, che però cela le preoccupazioni dei dirigenti in Federcalcio. La situazione legata al Coronavirus, per detta degli scienziati non si risolverà in poco tempo e serve la massima prudenza per prospettare un ritorno alla normalità. Gravina inoltre spiega che l’intenzione è di ripartire il 17 maggio:”Stiamo lavorando su tutta una serie di ipotesi per gestire al meglio questa situazione. Una data ipotizzata per ripartire è quella del 17 maggio ma sappiamo, e lo sottolineo ancora una volta, che è una ipotesi”.
Ma per il presidente della FIGC l’ipotesi di ripartire dopo l’estate sarebbe anche più conveniente perché risolverebbe un duplice problema:“E’ una modalità per evitare di compromettere non solo la stagione 2019-20, ma anche quella ’20-21 non potendo partire con certezze di riferimenti perché, con la valanga di contenziosi ai quali saremmo sottoposti da tutti i soggetti che si potrebbero ritenere lesi nei loro diritti e nei loro interessi, si correrebbe davvero il rischio di fare un campionato solo nelle aule dei tribunali”.
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