14 Marzo 2020 - 15:58

Coronavirus, il River Plate rinuncia alla coppa

River Plate

Il River Plate rinuncia alla gara di Copa de la Superliga in programma: il club argertino ha comunicato la tutela della salute dei suoi membri

L’allarme Coronavirus ha influito anche sullo sport argentino e dopo la decisione della Conmebol di sospendere la Copa Libertadores, il River Plate ha optato anche per la rinuncia della coppa. Il club argentino ha messo in primo piano la tutela della salute dei suoi mebri. I Los Millonarios avrebbero dovuto disputare il mathc di Copa de la Superliga contro l’Atletico Tucuman.

Un calciatore del River Plate ha mostrato sintomi di Coronavirus e ciò ha portato la società a prendere le giuste misure cautelative.

Il comunicato del club

Seguendo i suggerimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e attento alle diverse soluzioni del governo nazionale e della città di Buenos Aires in relazione alla pandemia del Coronavirus (COVID-19), il River Plate dichiara che il club rimarrà totalmente fermo da sabato 14 marzo fino a tempo indeterminato. Con questa misura, il club cerca di salvaguardare la salute dei suoi membri, dei dipendenti e di migliaia di persone che assistono quotidianamente alle diverse attività svolte presso le nostre strutture.

Per quanto riguarda il calcio professionistico, il club ritiene che il fatto di giocare comporti gravi rischi per la salute della squadra e di tutti coloro che sarebbero coinvolti nella partita. Il fatto che oggi uno dei nostri giocatori abbia mostrato sintomi compatibili con il coronavirus (COVID-19) conferma i rischi avvertiti e ci costringe a prendere coscienza delle conseguenze dette sopra, oltre al fatto che la diagnosi di Thomas Gutiérrez non è stata confermata e si sta evolvendo favorevolmente.

In considerazione di ciò, il River Plate ha deciso che, per motivi di forza maggiore, non giocherà la partita di sabato 14 marzo contro Atlético Tucumán. La stessa decisione si applicherà alle Divisioni inferiori. In anticipo, apprezziamo la comprensione e l’appello alla responsabilità individuale di ognuno di noi”.