Coronavirus, Matteo Renzi attacca il nuovo DPCM di Conte
Secondo Matteo Renzi, il nuovo decreto per il Coronavirus è uno “scandalo costituzionale”. E si rivolge al PD per portarlo in Parlamento
Che Conte non goda della simpatia di molti suoi alleati di Governo, è cosa ormai alquanto risaputa. Che Matteo Renzi sia diventata più una spina nel fianco per questo esecutivo che altro, anche. Il leader di Italia Viva, ancora una volta, dimostra di non essere molto a suo agio con i provvedimenti presi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’ex leader del PD ha criticato aspramente il decreto presentato per regolare la Fase 2 per il Coronavirus, spendendo parole poco rosee.
“L’ultimo DPCM è uno scandalo costituzionale. Non possiamo calpestare i diritti costituzionali. Trasformiamolo in un decreto e portiamolo in Parlamento. Questo è un errore politico, economico e costituzionale. Politico perché delega al comitato tecnico scientifico una scelta politica: contemperare i rischi. Lo scienziato ti dice che c’è il Coronavirus, il politico decide come affrontarlo. E se in Umbria o Alto Adige non ci sono contagi queste regioni non possono avere le stesse restrizioni della provincia di Piacenza. Così in autunno ci sarà una carneficina di posti di lavoro.” ha dichiarato Matteo Renzi, in un’intervista a Repubblica.
“La mancata regionalizzazione della Fase 2 è una scelta sbagliata. Se non si riparte in autunno la nostra economia sarà KO. Non serve una app, ma è sufficiente ricostruire i miei movimenti attraverso il controllo delle celle per capire chi ho incontrato. La polizia ha il potere di farlo.” ha poi concluso il leader di Italia Viva.
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