3 Aprile 2020 - 10:58

Coronavirus: a Shenzen stop a consumo. di carne di gatti e cani

coronavirus shenzhen

Il Coronavirus sancisce una svolta importante nella città di Shenzen. Per la prima volta, l’amministrazione ha vietato il consumo di carni derivate da gatti e cani. Il divieto sarà attivo dal 1 maggio e guarda al modello dei paesi più civilizzati della Cina

Coronavirus e consumo di carni derivate da gatti e cani. Ad oggi non sono ancora chiare le modalità secondo cui il Covid-19 si sia diffuso e quanto nella pandemia che sta interessando il mondo, c’entri il consumo di carne di gatto e cane. Tuttavia, alla luce dei recenti accadimenti, l’amministrazione della città di Shenzen ha deciso di compiere un passo decisivo.

Stop alla produzione e distribuzione di carne di gatto e cane nella città di Shenzen. Il divieto sarà attivo a partire dal 1maggio e rappresenta una vera e propria conquista per il comparto animalista. Una piccola goccia nel mare in un paese in cui il limite tra animale domestico e carne da macello è posto ai margini.

La motivazione riportata dall’amministrazione della città cinese è la seguente: “I cani e i gatti domestici hanno stabilito un rapporto più stretto con gli uomini di altri animali e vietare il consumo della loro carne è una pratica comune nei paesi sviluppati“. La nota fa riferimento a realtà come Hong Kong e Taiwan in cui vige un maggior spirito di civilizzazione.

Una decisione importante, una scelta che rappresenta una svolta epocale ai tempi del Coronavirus e induce un’intera nazione alla riflessione. Che sia collegato o meno al consumo di carni derivate da gatti e cani, il propagarsi del virus continua a creare un problema di interesse mondiale. L’adozione di determinati provvedimenti non può che giovare all’interno di uno scenario globale piuttosto complicato ed economicamente in crisi.