Coronavirus, “Sono cinese, ma non sono un virus” la campagna spopola sul web
Lou Chengwang posta su twitter una sua foto accompagnata dall’hashtag “#JeNeSuisPasUnVirus” riferito al Coronavirus: spopola sul web
Il Coronavirus è il nome del virus che dalla Cina centrale pare si stia diffondendo in diverse città del mondo. La paura che sta generando, dovuta principalmente alla disinformazione in materia, è causa di una forma di razzismo nei confronti degli asiatici.
Lou Chengwang ha deciso così di lanciare un messaggio di speranza, creando un appello attraverso Twitter. Sul proprio profilo ha pubblicato una foto che lo ritraeva con in mano un foglio con su scritto: Je Ne Suis Pas Un Virus.
Il ragazzo asiatico ha ripreso l’hashtag dal recente 2015, quando a seguito dell’attentato terroristico avvenuto in Francia, alla redazione di Charlie Hebdo, si diffuse il famoso #JeSuisCharlie.
Il messaggio di Lou Chengwang si è diffuso in pochissimo tempo a macchia d’olio su tutti i social e giornali quotidiani. Divenuto nelle ultime ore una vera e propria campagna di sensibilizzazione, nasce il nuovo #JeNeSuisPasUnVirus.
In questi giorni in cui il Coronavirus sta prendendo sempre più piede, ma probabilmente la gravità di questa epidemia sta nella diffusione, sempre maggiore, del carattere discriminatorio e razziale nei confronti di chiunque possa essere un’ipotetico possessore del virus.
Numerosi sono gli episodi registrati in questi ultimi giorni di avvenute aggressioni, sopratutto verbali, di cui anche la BBC nel Regno Unito ne ha descritto le dinamiche. A tutto ciò si aggiunge una grave disinformazione che pregiudica la tranquillità morale e fisica di chi abbia gli occhi a mandorla, ma probabilmente non è nato o non ha vissuto in Cina e certamente non ha contratto il Coronavirus.
Ecco il messaggio di Lou Chengwang:
“Je suis Chinois
Mais je ne suis pas un virus!!
Je sais que tout le monde a peur au virus, mais pas de préjugé, svp.#JeNeSuisPasUnVirus”
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