10 Marzo 2020 - 20:55

Coronavirus, verificata l’efficacia di un farmaco contro la polmonite

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Al “Cotugno” e all’Ospedale “Pascale” di Napoli è stata verificata l’efficacia di un farmaco per combattere la polmonite scatenata dal Coronavirus

Buone notizie sul fronte emergenza Covid-19? A parlare è il direttore di Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative Pascale Paolo Ascierto che spiega come il farmaco Tocilizumab, solitamente utilizzato nella prassi clinica per curare l’artrite reumatoide, e in particolare per trattare gli effetti collaterali di alcuni farmaci immunoterapici, può rappresentare una svolta nella cura del Coronavirus.

Entrando nell’aspetto più tecnico che riguarda l’azione del farmaco sull’ organismo, il direttore Ascierto spiega come il tocilizumab, un anticorpo monoclonale, inibisce l’interleuchina 6 responsabile del processo infiammatorio della polmonite interstiziale bilaterale. Ascierto, con la collaborazione del Direttore dell’Oncologia e Pneumologia dell’Ospedale “Monaldi” Vincenzo Montesarchio, ha deciso da sabato scorso di utilizzare questo farmaco per il trattamento della polmonite scatenata dal corona-virus ed ha ottenuto dei risultati soddisfacenti.

I due pazienti sottoposti al trattamento con il tocilizumab hanno mostrato infatti miglioramenti evidenti ed uno dei due, ricoverato nel reparto di terapia intensiva, verrà persino estubato nelle prossime ore. I direttori Ascierto e Montesarchio, prima di iniziare la terapia con questo farmaco, si sono confrontati con i colleghi cinesi, in particolare il Dott. Ming, che ha confermato gli effetti benefici della terapia su pazienti affetti da covid-19.

Si intende precisare da parte dello staff medico degli Ospedali dei Colli di Napoli che questo farmaco non combatte di per sé il virus, bensì che esso sia capace di combattere le complicazioni cliniche risultanti dalla contrazione del virus stesso. Pertanto intervenire sul processo infiammatorio polmonare, che obbliga i medici ad intubare i pazienti poiché al livello degli alveoli non c’è più scambio di ossigeno, significa ridurre il numero dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria e di conseguenza evitare il sovraccarico dei reparti di terapia intensiva.

E’ stato inoltre dimostrato che 20 pazienti cinesi su 21 hanno mostrato miglioramenti significativi nelle 24-48 ore successive alla somministrazione unica del farmaco e che esso non interferisce con la terapia dei tradizionali antivirali. Una svolta positiva, sebbene ancora non decisiva, per arginare questa pandemia globale.