Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto “Cura Italia”, varato lunedì in Consiglio dei Ministri. Il nuovo provvedimento consiste in una manovra da 25 miliardi, indebitamento aggiuntivo autorizzato dal Parlamento, dei quali la maggior parte andrà a sostegno di imprese e lavoratori. Ecco nel dettaglio le misure del decreto.
CASSA INTEGRAZIONE – I datori di lavoro possono presentare domanda di cassa integrazione ordinaria usando la causale “emergneza Covid-19”. Regioni e Province potranno riconoscere fino a nove settimane di deroga non solo a tutte le aziende ma anche al settore terziario. La copertura totale supera i 3 miliardi e rappresenta la parte principale del decreto.
LICENZIAMENTI E CONGEDI – Licenziamenti congelati totalmente per 60 giorni. Le procedure già avviate risulteranno sospese. Dipendenti privati e pubblici e autonomi potranno chiedere 15 giorni di congedo straordinario con una indennità che sarà pari al 50% della retribuzione. In arrivo anche un bonus baby-sitter di 600 euro per i nuclei famigliari con minori fino ai 12 anni.
QUARANTENA EQUIPARATA A MALATTIA – Chi è in quarantena vedrà il suo periodo di assenza dal lavoro conteggiato come malattia e riceverà regolarmente la sua retribuzione. La quarantena è inoltre esclusa dal periodo di comporto, servirà il certificato del medico
INDENNITA’ PER AUTONOMI E STAGIONALI – Ad autonomi e stagionali sarà riconosciuta un’indennità di 600 euro per il mese di marzo. Questa misura si applica anche ai lavoratori dello spettacolo iscritti al relativo fondo pensione.
PERMESSI RETRIBUITI CON LA 104 – I giorni di permesso mensile retribuito per i lavoratori che usufruiscono della legge 104 viene incrementato di 12 giorni a Marzo e 12 giorni ad Aprile. Viene inoltre disposto che “l’assenza dal posto di lavoro da parte di uno dei genitori conviventi di una persona con disabilità non può costituire giusta causa di recesso dal contratto di lavoro”.
MISURE FISCALI – I versamenti di ritenute sono sospesi fino al 20 Marzo per i grandi contribuenti mentre i titolari di partita IVA hanno tempo fino a Maggio. Non c’è più limite di ricavi per i settori maggiormente interessati dall’emergenza di Covid-19: ristoranti, gelaterie, pasticcerie, bar, pub, palestre, piscine, teatri, sale concerto, cinema, ricevitorie del lotto e scommesse, soggetti che organizzano corsi, fiere ed eventi, gestori di musei, biblioteche, luoghi e monumenti storici ma anche riserve naturali e parchi divertimento, asili nido, servizi di assistenza per minori disabili, autoscuole, servizi educativi, servizi trasporto passeggeri, servizi di noleggio di mezzi di trasporto e di attrezzature sportive, guide turistiche. Contributi di colf e badanti andranno fatti entro il 10 Giugno 2020 senza sanzioni o interessi. I professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi inferiori a 400.000 euro, non dovranno applicare la ritenuta di acconto sulle fatture di marzo e aprile.
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