8 Giugno 2021 - 13:09

Cyberbullismo e non solo: Ghosting, Orbiting, Deep fake altri lati oscuri della rete

cyberbullismo e non solo

Oltre il cyberbullismo, tra i millennial prendono piede altri fenomeni legati alla gestione delle relazioni in rete: paura dei fantasmi social?

Il cyberbullismo è una forma di violenza assai diffusa che si realizza attraverso gli strumenti telematici e che può classificarsi in diverse tipologie. Eppure non è l’unica insidia del web. Un numero sempre maggiore di adolescenti, infatti, rimane intrappolato in tre fenomeni di “dematerializzazione, giochi psicologici perversi, legati alla gestione delle relazioni in rete.

Il Ghosting

Il Ghosting è la pratica di interrompere tutte le comunicazioni e i contatti con un partner, amico o conoscente senza un apparente motivo o alcun tipo di avvertimento. Dal punto di vista psicologico, il fenomeno può essere connesso a forme disfunzionali di attaccamento o a relazioni affettive malsane rispetto al proprio genitore, soprattutto nell’infanzia. Il dolore accumulato in maniera precoce innesca la coazione a ripetere l’atteggiamento errato da adulti. In questo modo, si rovescia la prospettiva: la violenza psicologica subita precedentemente viene trasferita sull’altro/a.

L’Orbiting

L’Orbiting, una sorta di evoluzione del Ghosting, si realizza quando, dopo che si sono interrotti i contatti, il partner continua a voler rimanere nell’orbita della vittima. Il soggetto continua ad interagire virtualmente tramite messaggi, like, commenti sui social. L’intento dell’orbiter è quello di “lasciarsi una porta aperta“. L’artefice di questo fenomeno è generalmente narcisista ed impreparato ad una relazione stabile e strutturata, pur non avendo il coraggio di prenderne le distanze.

Il Deep Fake

Il Deep Fake rappresenta la sostituzione di un volto o della voce di una persona all’interno di un video già esistente. Le modifiche sono apportate tramite software avanzati che sfruttano l’intelligenza artificiale. Questo fenomeno dà vita a truffe e raggiri ai danni di persone in “carne ed ossa”, spesso “sedotte” da un soggetto inesistente.